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Ciclismo, la federazione vuole Marco Villa nuovo CT. Ma lui glissa: "Preferirei restare al settore pista..."

Da un mese e mezzo ormai l'Italia del ciclismo è senza CT: Bennati non è stato riconfermato e il "prescelto" Marco Villa preferirebbe restare al settore pista.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e… commissari tecnici. E allora sorprende che una delle sedie più “ambite” dello sport italiano da qualche settimana sia ancora vacante. È quella del ciclismo, con le due nazionali maschili e femminili che ancora non hanno trovato un nome capace di mettere tutti d’accordo. Anzi, invero uno ce ne sarebbe: Marco Villa, “mago” dei trionfi in pista (anche in questi giorni negli Europei di Heusden-Zolder), avrebbe ricevuto una proposta da parte della Federciclismo, pronta a spostarlo dalla pista alla strada. Per ora, senza successo.

Villa CT della strada per riportare il sereno (e le vittorie)

Perché Villa, che ha legato il suo nome soprattutto al binomio vincente con Silvio Martinello a cavallo del nuovo millennio (vinsero assieme il bronzo a Sydney 2000, ma già nel 1995 e 1996 si portarono a casa due titoli mondiali di fila nell’americana), negli ultimi anni ha reso il mondo della pista un vero e proprio magazzino di medaglie. Tanto che l’idea di trasportare il suo carisma e la sua meticolosità sulla strada sembrerebbe aver trovato concorde tutto il nuovo corso federale, guidato sempre da Cordiano Dagnoni (che ha sconfitto proprio Silvio Martinello nelle recenti elezioni).

“Mi è stata fatta questa proposta, alla quale però ho risposto spiegando che la mia intenzione sarebbe quella di proseguire il lavoro con le nazionali della pista, ha tagliato corto Villa. “Con la selezione della strada abbiamo sempre avuto contatti assidui, collaborando per qualsiasi evenienza. So che il presidente federale e il team manager Amadio stanno cercando di creare un nuovo corso tecnico, un sistema dove tutti i settori si interfaccino tra di loro. Però ripeto, non so se io sia la figura più indicata. E la passione per la pista resta preponderante nella mia testa”.

L’addio sicuro di Bennati, la suggestione Viviani

Sarà il Consiglio Federale in programma sabato 22 febbraio a dirimere una volta per tutte la questione. L’ipotesi avanzata da Dagnoni sarebbe quella di trasferire Villa alla squadra maschile, con Marco Velo a sua volta spostato sulla squadra femminile al posto di Paolo Sangalli, che è sceso dall’ammiraglia della nazionale per aggregarsi alla Lidl-Trek.

Quello che è certo è che un successore di Daniele Bennati andrà trovato in tempo brevi: quest’ultimo è fuori dal radar, col contratto scaduto a fine 2024 e una trattativa per il rinnovo che non c’è mai stata. Villa potrebbe risolvere un bel rompicapo: s’era parlato anche di Elia Viviani (rimasto senza squadra nel World Tour) come possibile anello di congiunzione tra varie anime all’interno della federazione, ma lo sprinter spera ancora in una chiamata da qualche squadra per proseguire la propria carriera. Se Villa dovesse diventare il CT della strada, Edoardo Salvoldi (oggi a capo del settore Juniores) potrebbe prendere il suo posto nel settore pista. Ma tra una settimana tutto sarà più chiaro.

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