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Ciclismo, la terribile caduta di Kung agli Europei: il casco gli salva la vita

Paura durante la cronometro degli Europei di ciclismo: lo svizzero Stefan Kung è finito contro le transenne a tutta velocità e poi faccia a terra

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Una maschera di sangue. E il casco ridotto in frantumi. Paura durante la prova a cronometro degli Europei di ciclismo 2023 per l’incidente capitato allo svizzero Stefan Kung, protagonista di una caduta che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Per fortuna il corridore sta bene, proprio grazie al casco, senza il quale chissà come sarebbe andata a finire.

L’incidente di Stefan Kung: ecco che cosa è successo

È stata una prova a cronometro ad alta tensione, quella degli Europei di ciclismo che si è svolta mercoledì pomeriggio in Olanda. Già, perché il 29enne svizzero, che nel 2015 si laureò campione del mondo ed europeo di inseguimento individuale, è andato prima a sbattere contro le transenne probabilmente a causa del vento per poi finire col volto sull’asfalto.

Non solo: ha anche rischiato di essere investito dalla moto della televisione, che è riuscita a evitare l’impatto con una manovra repentina scongiurando così il peggio. Un episodio che ricorda altri incidenti con esito drammatico, come la recente scomparsa purtroppo di Gino Mader a causa di una caduta in un burrone al Giro di Svizzera, e che aveva toccato profondamente proprio Kung.

Fonte: Getty Images

L’impressionante maschera di sangue di Stefan Kung

Il casco gli ha salvato la vita

Nelle prove a cronometro la velocità è alta, altissima, per cui diventa molto difficile intervenire se si perde il controllo della bici. È quanto successo a Stefan Kung, che procedeva intorno ai 60 chilometri orari e – tra l’altro – era uno dei candidati alla vittoria finale.

Dopo lo schianto contro le transenne poste alla sinistra della carreggiata, il ciclista elvetico di origini liechtensteiniane è stato letteralmente salvato dal casco in carbonio, che è andato in frantumi evitandogli conseguenze tragiche.

Fonte: Getty Images

Una maschera di sangue, ma termina la sua prova

Nonostante l’incidente, avvenuto non lontano dal traguardo, e il volto e il corpo insanguinati, Kung ha comunque portato a termine la sua prova chiudendo al nono posto. Il ciclista della Groupama – FDJ per fortuna sta bene, ma ci si domanda perché nessuno sia intervenuto per verificare le sue condizioni di salute.

Una situazione che ha fatto storcere il naso a tanti, anche perché Kung avrebbe potuto riportare un trauma cranico e perché ha concluso la gara con il casco spaccato. Per la cronaca: ad aggiudicarsi la prova a cronometro è l’inglese Tarlin, sempre più in rampa di lancio.

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