Ci pensa il ciclocross a tenere desti gli appassionati dopo l’abbuffata di Natale: la tappa di Gavere, in Belgio, è perfetta per godersi uno spettacolo per palati fini, con tre protagonisti d’autore come Mathie van der Poel, Wout Van Aert e Thomas Pidcock che proprio come un anno fa hanno deciso di monopolizzare il podio di giornata. Anche se poi la vittoria finale è andata al solito superlativo van der Poel, che ha confermato di attraversare un periodo di forma eccellente, con la riconquista della maglia iridata che resta l’obiettivo principale della sua campagna d’inverno sul fango.
- MVDP, una condizione impressionante: nessuno gli resiste
- Van Aert in crescita. Pidcock, ultimo giro show
MVDP, una condizione impressionante: nessuno gli resiste
Dopo aver trionfato ad Anversa lo scorso 23 dicembre, MVDP ha concesso il bis in una gara che a partire dal secondo giro non ha avuto storia. Il neerlandese ha preso la testa della corsa in prossimità della fine del primo giro (sui 7 previsti) e non l’ha più mollata, imprimendo un ritmo indiavolato che è risultato da subito irresistibile per qualunque avversario. È arrivato ad accumulare una quarantina di secondi di vantaggio su Van Aert, l’unico che a un certo punto ha provato a stargli dietro, poi negli ultimi 4 giri ha amministrato le forze e il vantaggio, anche perché il tracciato era piuttosto esigente e richiedeva un impegno anche a livello di gestione piuttosto pronunciato (è anche scivolato, ma è risalito subito in bici, preferendo poi abbassare un po’ il ritmo).
Il portacolori dell’Alpecin Deceuninck ha ribadito il suo ruolo di prim’attore assoluto nella disciplina: ha gareggiato soltanto due volte in questa stagione di Coppa del Mondo, ma in entrambi i casi ha dettato legge. E proverà a concedere il tris nella prova di sabato prossimo a Hulst, davanti al pubblico di casa, anche se prima c’è da onorare il Superprestige di Diegem, gara in notturna che in passato non ha mancato di sollevare polemiche per l’irruenza del pubblico (spesso alterato dai fumi dell’alcol e dal clima di festa).
Van Aert in crescita. Pidcock, ultimo giro show
Van der Poel ha fatto il vuoto in salita, ma Wout Van Aert ha saputo tenere botta soprattutto sfruttando le sue ottimi doti da discesista. Il belga, per sua stessa ammissione, non è in grandi condizioni, almeno non al livello del rivale di sempre: s’è accontentato anch’esso della seconda piazza, stesso risultato ottenuto ad Anversa, e proverà a migliorare nei prossimi appuntamenti (Diegem su tutti).
Pidcock, vincitore all’esordio a Namur, ancora una volta s’è dovuto accontentare di spalleggiare i due grandi interpreti della disciplina: dopo il settimo posto di Anversa, il podio conquistato a Gavere con una grande rimonta (era sesto a metà gara, poi ha aumentato il ritmo e s’è messo dietro diversi rivali) lo pone sull’altare come una mina vagante anche degli impegni a cavallo tra la fine e l’inizio del nuovo anno. Entusiasmante è stato il duello nell’ultimo giro con l’olandese Joris Nieuwenhius, che cercava punti preziosi in chiave Coppa del Mondo: il britannico ha dato una prima accelerazione nel primo tratto in salita, poi ha completato l’opera sul secondo, e infine ha piazzato l’allungo decisivo nell’ultimo tratto, quello in discesa, bissando il podio del 2022.
Il leader di Coppa del Mondo, il belga Eli Iserbyt, ha faticato a tenere le ruote dei migliori, se non nelle prime battute di gara: ha chiuso al sesto posto, limitando i danni e tutto sommato confermandosi leader incontrastato nella generale quando al termine della stagione mancano 4 appuntamenti di Coppa (e poi il 4 febbraio si chiuderà con i mondiali di Tabor).