“Forse con la tecnologia la finale sarebbe stata Roma-Bayern”, non si trattiene nel dopo partita di Roma-Liverpool il direttore sportivo dei giallorossi Monchi, furioso per i due rigori negati nel match di ritorno della semifinale di Champions contro i Reds.
Dopo Oliver in Real-Juventus, la disastrosa direzione arbitrale di Skomina mette clamorosamente d’accordo romanisti e bianconeri sull’uso della Var anche in Champions e sulle responsabilità di Pierluigi Collina. “Aveva ragione Agnelli”, scrivono sui social alcuni sostenitori giallorossi, ricordando le parole del presidente della Juventus contro il designatore arbitrale della Uefa.
E anche Monchi non si allontana troppo nei toni, tanto da esprimersi su una possibile alleanza dei club di serie A per fare fronte ai torti subiti in Europa: “Ad Anfield abbiamo preso un gol in fuorigioco, oggi c’erano due rigori e un rosso per il Liverpool. Questi episodi possono pregiudicare una partita e ora è arrivato il momento di alzare la voce. Anche la Juventus ha sofferto con il Real Madrid ed è clamoroso quello che sta succedendo. Io sono arrivato da un anno, ma il calcio italiano deve alzare la voce perché questo non è normale”.
Skomina è sotto accusa sia per il rigore negato a Dzeko (a cui è stato fischiato un fuorigioco inesistente), sia per il mani solare in area di Alexander-Arnold, un caso così plateale da alimentare i sospetti sulla terna arbitrale.
“Collina colpisce ancora (…) Il designatore Collina si deve arrendere all’evidenza: la Champions non merita arbitri così impreparati. E lui è il principale Responsabile della collana di orrori”, tuona il quotidiano romano Il Messaggero.
Il presidente della Roma Pallotta resta a bocca aperta: “È imbarazzante che succedano cose di questo genere in Champions League. Se non c’è il VAR tutto diventa uno scherzo di fronte a cose di questo genere, è inaccettabile quello che abbiamo visto, se ne sono accorti tutti tranne gli arbitri in campo. Mi rendo conto che sia difficile arbitrare ma non si può continuare così”.
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