Il Como di Cesc Fabregas sta raccogliendo più applausi che punti. Ma non chiedete al tecnico spagnolo di cambiare qualcosa del suo credo calcistico. Ci ha provato al termine della partita persa contro il Bologna Emanuele Giaccherini, ex centrocampista oggi opinionista per Dazn, con risultati però tutt’altro che positivi. L’allenatore dei lombardi si è parecchio adirato per la domanda ritenuta fuori luogo.
- Fabregas e l'attacco a Giaccherini
- La retrocessione non preoccupa
- Gli alti e bassi del progetto Como
Fabregas e l’attacco a Giaccherini
Che nessuno osi muovere critiche a Cesc Fabregas e alla sua idea di calcio. Neanche lontanamente, come ha provato a fare Emanuele Giaccherini parlando semplice di classifica e delle difficoltà che da essa derivano. Piccata la replica dell’ex centrocampista di Barcellona e Arsenal: “Mi aspetto queste domande da un giornalista, non da un ex giocatore come te. Dobbiamo giocare come giochiamo. Mi dicono: Dai, copriti di più, difenditi. Il Parma ha difeso il 2-1 a Milano, contro il Milan, dall’80’, e ha perso la partita. Nessuno ti garantisce niente”.
La retrocessione non preoccupa
E se anche B dovesse essere pazienza. L’importante è che ciò avvenga senza scendere a nessun tipo di compromesso, spiega Fabregas: “Perché dobbiamo preoccuparci? Tutto quello che abbiamo fatto lo buttiamo via? Ma dai! Dobbiamo insistere! Se devo andare in Serie B, ci andiamo con le nostre idee. Stiamo crescendo con una struttura, dando una base. Questo progetto è iniziato cinque anni fa, non da zero ma da meno dieci“.
Gli alti e bassi del progetto Como
Insomma, il Como andrà avanti sulla linea tracciata senza farsi condizionare da qualche risultato negativo. Siamo in Serie A – conclude Fabregas – stiamo lottando per la salvezza. Il prossimo anno vogliamo andare più in alto. Ci saranno alti e bassi, chi non lo accetta sbaglia. Chi non la pensa così ci condannerà a retrocedere. Dobbiamo andare avanti con il nostro calcio”.