Il Como dei fratelli Hartono punta sull’esperienza di giocatori dal curriculum prestigioso per imporsi subito al primo anno in Serie A. Non solo Varane, vicinissimo: i lariani riportano in Italia Pepe Reina, portiere 41enne che ha già indossato le maglie di Napoli, Milan e Lazio.
- Como, colpo Reina: perché è stato scelto il portiere spagnolo
- Reina al Como: lo sponsorizza mister Fabregas, amico di Pepe
- Reina e l'Italia: un amore nato grazie a Rafa Benitez
Como, colpo Reina: perché è stato scelto il portiere spagnolo
Probabilmente non sarà il portiere titolare, anche perché il Como è ad un passo dal definire l’arrivo di Pau Lopez dall’Olympique Marsiglia con la formula del prestito con obbligo di riscatto. In attesa che si chiuda per l’ex Roma, ecco Pepe Reina, svincolatosi dal Villarreal. L’estremo difensore madrileno, che nell’ultima stagione ha giocato solo due partite in Liga col Sottomarino Giallo, porta in dote esperienza da vendere, carisma e personalità. Un vero e proprio leader, che si candida a essere un punto di riferimento per lo spogliatoio dell’ambiziosa neopromossa lombarda, che ha già definito gli arrivi di Belotti, Dossena e Braunoder.
Reina al Como: lo sponsorizza mister Fabregas, amico di Pepe
Cesc Fabregas, artefice del ritorno in Serie A del Como dopo 21 lunghi anni d’attesa, ha caldeggiato l’arrivo di Reina. I due si conoscono bene per aver condiviso insieme tanti anni con la maglia della nazionale spagnola. Sono 36 i gettoni accumulati da Pepe a difesa della porta della Roja tra il 2005 e il 2017: un totem apprezzato dai suoi allenatori per il carattere da autentico trascinatore, oltre che per la sua bravura tra i pali. Questo il motivo che ha spinto il 37enne allenatore catalano a puntare con decisione sul connazionale, che, come riferito da Sky, si legherà al Como per un anno. Nelle prossime ore è atteso in Italia per sostenere le visite mediche di rito e firmare il contratto.
Reina e l’Italia: un amore nato grazie a Rafa Benitez
La prima esperienza in Serie A di Pepe Reina è datata 2013/14: fu Rafa Benitez, che lo aveva già allenato al Liverpool, a volerlo fortemente a Napoli per dare il via al nuovo ciclo di respiro più internazionale dei partenopei dopo l’era Mazzarri. Il feeling con la piazza è immediato e coronato dalla conquista della Coppa Italia, tuttavia la stagione successiva Pepe si trasferisce al Bayern Monaco. Resta un solo anno in Bundesliga: troppo forte il richiamo di Napoli e del Napoli per cui esprime sempre parole al miele. Torna alle falde del Vesuvio per lo splendido triennio firmato Sarri, salvo poi lasciare a causa di attriti con De Laurentiis. Passa al Milan, dove resta due stagioni giocando pochissimo. Dopo una parentesi all’Aston Villa, c’è la Lazio, prima di far ritorno in patria per difendere i pali del Villarreal.