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Como, rissa nel test col Wolverhampton per un insulto razzista al coreano Hwang. La risposta del club lariano

Secondo i Wolves l’attaccante sarebbe stato offeso in campo da un difensore della squadra di Fabregas, poi colpito con un pugno da Podence, successivamente espulso dall'arbitro

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Quella a Marbella tra Como e Wolverhampton doveva essere una semplice amichevole estiva pre-campionato, si è trasformata invece in una rissa che potrebbe avere conseguenze anche sul piano internazionale: tutto sarebbe iniziato da un insulto razzista rivolto da un giocatore di Fabregas al sudcoreano dei Wolves Hwang.

Como, insulto razzista durante l’amichevole col Wolverhampton

Il Como ha perso per 1-0 l’amichevole a porte chiuse tenuta col Wolverhampton a Marbella durante il ritiro pre-campionato delle due squadre, ma il risultato è solo un dettaglio di un match che verrà ricordato per altro e che potrebbe avere risvolti negativi per il club lariano. Nel secondo tempo, infatti, si è scatenata una rissa a causa – secondo quanto riferito dagli Wolves – di un insulto razzista rivolto da un difensore del Como all’attaccante sudcoreano Hwang Hee Chan.

Difensore offende coreano Hwang

Secondo quanto riferito dal Wolverhampton, nel corso della ripresa Hwang avrebbe subito un insulto razzista da parte di un difensore del Como, successivamente aggredito e colpito con un pugno al volto dal portoghese Daniel Podence, intervenuto per difendere il compagno di squadra. Podence è stato espulso, la partita si è poi conclusa regolarmente ma a fine gara anche il tecnico dei Wolves Gary O’Neill ha confermato la versione dei fatti riportata dal club inglese.

“Channy ha sentito un commento razzista e questo è davvero brutto – ha spiegato O’Neill -. Ne ho parlato subito con lui, ho chiesto se voleva far uscire la squadra dal campo o se voleva uscire lui, ma desiderava che la squadra continuasse a giocare. È davvero deludente che sia successo, che dobbiamo parlarne e che abbia avuto un impatto sul gioco: non è l’ideale e cose del genere non dovrebbero accadere. Lui è davvero deluso, ovviamente, e comprensibilmente”.

Wolverhampton denuncia il Como alla Uefa

Cosa accadrà ora al Como? Il Wolverhampton ha reso noto che denuncerà la vicenda alla Uefa con un reclamo formale: la federazione europea ha il potere per intervenire, identificare l’autore dell’insulto razzista, avviare un’indagine e procedere a una squalifica, anche se la vicenda è avvenuta nel contesto di un’amichevole pre-campionato.

Il comunicato del Como sulla vicenda

Sulla vicenda interviene subito il Como con un comunicato che prova a fare chiarezza e a difendere il proprio calciatore: “Il nostro club non tollera il razzismo e condanna tutte le sue forme nella maniera più forte possibile. Abbiamo parlato con il giocatore in questione per capire cosa fosse successo. Ci ha detto il commento che ha fatto con un suo compagno di squadra dicendo: “Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan”. Avendo parlato a lungo con il nostro giocatori siamo sicuri che il riferimento fosse al nome del giocatore avversario e la parola “Channy”. Dal nostro punto di vista il nostro giocatore non ha detto niente in maniera offensiva. Siamo invece delusi della reazione di alcuni giocatore dei Wolves che hanno fatto scoppiare l’incidente in maniera sproporzionata”.

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