La squadra azzurra capitanata da Filippo Volandri ha conquistato la seconda Coppa Davis consecutiva, la terza in totale, al termine di un percorso netto nella fase finale grazie a Matteo Berrettini e Jannik Sinner, protagonisti assoluti di questo trionfo e grandi amici, che si sono sempre aiutati e che volevano vincere insieme, come confermato da loro stessi nelle dichiarazioni rilasciate a Sky Sport dopo la vittoria dell’insalatiera.
Belle le parole anche di Volandri, che voluto ringraziare tutti i giocatori che hanno contribuito a questa vittoria, non solo quelli convocati per le Finals. Il capitano ha poi svoltato anche un retroscena sul doppio Berrettini/Sinner e parlato del futuro di Jannik in Coppa Davis, spaventando un po’ i tifosi azzurri.
- Sinner: “Ci tenevo tanto quest’anno, con Matteo è diverso”
- Berrettini: “Devo tantissimo a Sinner, lo ringraziamo tutti”
- Volandri, il retroscena sul doppio e il futuro in Davis di Sinner: “Comprensibile una sua rinuncia”
- Musetti: “Il segreto della squadra è la semplicità”
Sinner: “Ci tenevo tanto quest’anno, con Matteo è diverso”
Il primo a parlare ai microfoni di Sky Sport è il leader della squadra azzurra, Jannik Sinner, che come fatto l’anno scorso contro l’Australia, ha regalato all’Italia il punto decisivo per battere l’Olanda e conquistare l’insalatiera: “Entrambe le Coppe Davis vinte hanno lo stesso valore, è stata molto dura oggi, avevamo tanta pressione addosso, ma da quando siamo arrivati qua abbiamo provato a dare tutti noi il 100% e oggi siamo molto contenti. È difficile decidere quale successo sia stato migliore tra quello di quest’anno e quello dello scorso, è una bellissima emozione, soprattutto è bellissimo chiudere la stagione a questo modo.
Ci tenevo tanto quest’anno, se no non sarei venuto qui. Certamente avere Matteo in squadra è un po’ diverso, quindi sono molto felice che ci siamo riusciti. Lorenzo ha dato un grandissimo contributo così come Andrea e Simone. Siamo tutti contenti di aver conquistato di nuovo un torneo così importante, perché è molto più condiviso con il popolo italiano, un successo molto bello anche per il capitano e tutto lo staff che c’è dietro. Abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
A Sinner viene poi fatto presente di essere il primo giocatore a conquistare almeno un set in ogni partita disputata in stagione dopo Roger Federer: “Ho sempre provato a trovare il modo giusto per affrontare tutti i giocatori, non c’è mai nulla di scontato e sono contento di come io e il mio team ci siamo trovati in questa stagione e vedremo come andrà l’anno prossimo”.
Berrettini: “Devo tantissimo a Sinner, lo ringraziamo tutti”
Dopo Sinner è stato il turno dell’altro protagonista di questa vittoria in Coppa Davis, Matteo Berrettini, non convocato – ma presente come tifoso speciale, a Malaga nel 2023 a causa di un infortunio: “È stata una coppa volutissima, dopo tante vicissitudini e dubbi a inizio stagione. Volevo solo tornare e rappresentare l’Italia e alzare la coppa mi fa sentire orgoglioso. Devo tantissimo a Jannik, non solo in campo, ma anche fuori. L’ho detto spesso, mi ispiro a lui, alla sua voglia di migliorarsi di non porsi limiti, sta facendo delle cose che forse realizzeremo davvero solo tra qualche anno”.
Anche solo il fatto di venire qui e mettere tutta la voglia e l’energia dopo una stagione così lunga e piena di successi non è scontato. Quindi lo ringraziamo. Poi ha azzeccato che l’avremmo vinta insieme l’anno scorso quando me lo promise, quindi sta diventando anche un mezzo mago, un veggente.
Spero di mantenere questa condizione fisica e questo livello a lungo, purtroppo però la carriera di un tennista è imprevedibile, ma mi sto impegnando tantissimo e ho ritrovato la gioia di giocare, poi per la Davis è sempre un piacere scendere in campo”.
Berrettini ha poi commentato l’incredibile momento del tennis italiano, che giusto pochi giorni fa sempre a Malaga festeggiava il trionfo della squadre azzurra femminile in Billie Jean King Cup: “Difficile spiegare questo momento incredibile del tennis italiano, è dovuto a un mix di fattori. Anche a guardarci siamo un gruppo di ragazzi che si impegnano, ci credono e ci mettono il cuore e credo che questo sia un po’ il segreto. Ci sono poi le generazioni di campioni che nascono, ma noi ci aiutiamo l’un l’altro. Sicuramente il leader è Sinner, ma anche le ragazze sono state protagoniste di una stagione incredibile”.
Volandri, il retroscena sul doppio e il futuro in Davis di Sinner: “Comprensibile una sua rinuncia”
Primo capitano di Davis da oltre trent’anni a vincere due edizioni consecutive della Coppa, quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport è un Filippo Volandri felicissimo e soddisfattissimo di quanto fatto dai suoi ragazzi: “Non si soffre mai con questi ragazzi (esordisce ridendo). A parte gli scherzi sapevo non ci fosse nulla di scontato, ma i ragazzi riescono a farlo sembrare tale. Dopo il successo dell’anno scorso ci eravamo detti di provare a entrare nella storia e questo significava vincerne due e loro l’hanno vinta subito la seconda.
Matteo l’anno scorso non poteva giocare, il patto che ci eravamo fatti era recuperarla e poi vincerla con lui ed era il patto fatto anche con Jannik e alla fine ha funzionato, anche grazie al lavoro di tutti, degli Arnaldi e dei Cobolli che ci hanno portato qua e ce l’abbiamo fatta”.
Il capitano ha poi svelato un retroscena sul doppio dei sogni Berrettini/Sinner che ha salvato l’Italia contro l’Argentina, la sfida più dura delle tre affrontate dall’Italia nella fase finale: “Sono tre/quattro anni che proviamo a far giocare il doppio a Berrettini e Sinner nel circuito, ma non ci siamo mai riusciti. So che questi ragazzi a prescindere dalle qualità che hanno in doppio o in singolare hanno le spalle larghissime. Jannik viene da una stagione clamorosa e Matteo sa caricarsi sulle spalle le responsabilità e io avevo bisogno di quello in quel momento pur avendo la coppia n°4 al mondo in doppio e l’hanno portata a casa con un successo cruciale”.
Alla fine arriva a Volandri anche la tanto temuta domanda sul futuro di Sinner in Coppa Davis: “Se l’anno prossimo Sinner rinunciasse alla Davis sarebbe comprensibile, è stato un onore, un privilegio, ma soprattutto un qualcosa di speciale averlo con noi e intanto ci godiamo questo. Poi penseremo alla prossima”.
Musetti: “Il segreto della squadra è la semplicità”
Anche Lorenzo Musetti si mostra molto felice, nonostante sia consapevole – e forse un po’ deluso da sé stesso – di non essere riuscito a dare il proprio contributo sul campo alla causa azzurra: “Per me e Simone (Tartarini) che l’anno scorso non c’era questa Davis vale ancora di più. Purtroppo anche quest’anno non sono stato partecipe in campo di grossi risultati, ma questa vittoria mi fa capire quanto un gruppo, un team possa fare la differenza e l’amicizia che lega questa squadra è la forza che ci fa vincere così tanto”.
Il carrarino è poi tornato sulla deludente prima partita delle Finals contro l’Argentina: “La sconfitta con Cerundolo è stata una giornata no che devo essere bravo a mettere da parte. Ora devo ricaricare un po’ le batterie e poi inizierò a pensare alla prossima stagione, durante la quale spero di raggiungere i miei obiettivi. Il segreto della squadra? Credo la semplicità tra i ragazzi, l’amicizia che ci lega tutti. Lo si vede quando si fa il tifo o quando si sta in campo. In ogni momento del giorno c’è uno scherzo, una battuta è molto bella da vivere quest’aria che si respira tra di noi”.