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Coppa Italia, infuria la polemica: "è come la Super Lega"

Il nuovo format della coppa nazionale non piace ai tifosi ma non solo, e subito arriva il confronto con la Super Lega

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Un nuovo format, l’ennesimo, per una competizione lontana anni luce come importanza dalle equivalenti di Spagna e Inghilterra. Cambia ancora la Coppa Italia non senza le polemiche rinnovate in queste ore dalla scelta della Lega di restringere il campo di partecipazione alle sole squadre di serie A e B. Una decisione che ha attirato diverse critiche, sui social soprattutto, che ne hanno paragonato in alcuni casi, a quella della Super Lega che tanto aveva sollevato i sentimenti popolari dei tifosi.

Coppa Italia, come sarà: il nuovo format

Importanti novità per quanto riguarda la Coppa Italia, di cui è stato varato il nuovo format: parteciperanno solo 40 squadre, 20 club di Serie A e 20 di B. Si comincia il 15 agosto, data in cui scenderanno in campo subito 12 squadre di A. Una nuova formula rispetto a quella attuale che prevede 78 squadre (con 29 di Lega Pro e 9 di Serie D), che ha l’obiettivo di valorizzare il torneo e creare da subito sfide che siano appetibili per le televisioni.

Nuova Coppa Italia, altro che FA Cup

Ad un mese dalle polemiche che hanno fatto rientrare nel giro di 48 ore il “golpe” della Super Lega da parte dei club più ricchi, la decisione della Lega ha suscitato non poche critiche da parte degli addetti ai lavori e soprattutto dei tifosi che hanno rivisto una direzione non troppo diversa da quella proprio della Super Lega e che di fatto si discosta ancor di più dalla formula inglese, la mitica FA Cup, che prevede invece la possibilità anche delle piccole squadre, anche dilettanti, a volte club amatoria, di provare a fare strada nella competizione, da un totale di 736 compagini partecipanti.

La Coppa Italia non piace ai giornalisti

Immediato arriva il tweet di Fabrizio Biasin, il giornalista filo interista si lascia andare ad una velata polemica riguardo questo nuova formula: “Hanno cambiato la formula della Coppa Italia: solo 40 squadre, le 20 di A e di B; via il 15 agosto, subito in campo 12 club di A; obiettivo: creare subito sfide appetibili per le tv. Il calcio è dei tifosi. Forse”. Si accoda Giovanni Capuano: “Contrordine compagni!!! Le partite appetibili per le tv e le competizioni poco meritocratiche non sono più contro il popolo”.

Ma non sono gli unici, anche Riccardo Cucchi è polemico: “Riassumendo: 3 club propongono la #Superlega. Gli altri 17 si ribellano ad un torneo “chiuso”. Poi, tutti e 20, chiudono la #CoppaItalia. Tranne che alle squadre di B”. e poi ancora in un altro tweet “Dunque conta di più l’interesse delle televisioni che quello di garantire la partecipazione. Il calcio si gioca in ogni città, direi sotto ogni campanile. C’è sempre più voglia di escludere a quanto pare. Da parte dei più ricchi, naturalmente”. Sempre pungente Ziliani: “In quel letamaio che è oggi il calcio italiano è passata inosservata la modifica operata dai mammasantissisma della #Lega: la #CoppaItalia si giocherà senza i club di Serie C con un bel colpo di sciacquone su poesia e sentimento. Un anno fa sul #Fatto avevo scritto questo pezzo”.

Social indignati contro la nuova Coppa Italia

Tanti tifosi, soprattutto quelli di Milan, Juve e Inter che avevano aderito al progetto della Super Lega, prendono spunto per fare contro polemica: “Di questo passo massimo 5 anni e la Uefa farà una sorta di SuperLega”, scrive qualcuno. Mentre un altro fa notare l’ipocrisia: “Alla storia del calcio dei tifosi non credevano nemmeno loro. Più passano i giorni e più è palese”, e ancora “Tutti a far la morale sulla #Superlega, poi la Federcalcio ti piazza un nuovo format della #CoppaItalia in cui le squadre di C non possono più partecipare. Bello il calcio del popolo”.

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