Nelle sue poliedriche attività professionali, quello che non lasciava mai indietro era la prima, ingombrante passione per i motori, la moto in particolare: Jorge Lis Ortega, neanche 46 anni, è morto a causa del Covid che aveva negato, trasformandosi in un no vax convinto, fideistico e assolutista ma che – conosciuta la malattia e la terapia intensiva – è andato incontro al pentimento. Un grave lutto, nel mondo del motociclismo e non solo spagnolo, che segue a pochi mesi di distanza il tragico addio all’indimenticato Fausto Gresini.
Chi era Jorge Lis Ortega
La sua vicenda umana aveva già goduto di una visibilità , forse pari se non maggiore alla sua celebrità quando indossava tuta e casco per guidare la sua meravigliosa creatura. Lis, come riportano i quotidiani spagnoli, è mancato proprio lì in terapia intensiva nell’ospedale La Fe di Valencia, dove era ricoverato da ben 45 giorni.
La storia del suo pentimento: da no vax a sostenitore
Proprio i media spagnoli avevano riportato la storia di questo campione, pilota e coach da sempre vicino al mondo dei motori, dopo che la sorella ne aveva voluto condividere il percorso: dalle teorie negazioniste al pentimento sincero per aver rifiutato anche il vaccino anti Covid.
Jorge Lis Ortega è stato vicecampione di Spagna nella categoria 125 cc nel 1996, una volta interrotta la sua carriera da pilota era diventato coach, allenatore e manager di piloti Superbike.
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