La Milano Marathon di domani sarà l’esordio di Yeman Crippa nella specialità.
Il primatista italiano di 3000, 5000, 10000 e mezza maratona fa il punto sulla sua preparazione a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Ho avvertito una tensione maggiore prima di un Europeo, un Mondiale o una Olimpaide, perché se non centri l’obiettivo hai fallito, invece qui avrò altre occasioni; mi sono preparato al meglio, anche ci sono le incongite. Parto per correre i primi 30 km sul piede dei 3′ di media, con la speranza di incrementare progressivamente il fiato; vorrei transitare a metà in 1h 03’20”. Il tratto decisivo saranno gli ultimi 10-12 km: i keniani Kipkemoi e Kiprop saranno le lepri, terranno l’andatura regolare sino ai 28 e ai 35 km rispettivamente. In allenamento mi sono spinto fino ai 38 km, preceduti da 4 km di riscaldamento, ma essendo a 2400 metri viaggiavo a una media di 3’17” al km; nelle stesse condizioni, a ritmo-gara, ne ho fatti 30 a velocità ridotta. Ogni 5 km berrò acqua e maltodestrine da borracce personalizzate, in tre circostanze aggiungerò gel”.
“Mi sono rivolto a Stefano Baldini, Orlando Pizzolato e ad Andrea Lalli, anche i consigli più banali sono preziosi, come quelli riguardanti i calzini che non possono provocare vesciche. Milano è una scelta affettiva: i miei genitori adottivi hanno vissuto metà della loro vita in questa città prima che arrivassi io dall’Etiopia, mia sorella Anna fa la parrucchiera a Milano, a Lambrate ho una nonna e degli zii; per atmosfera e coinvolgimento il ricordo dell’ultima frazione in staffetta ho memorie splendide” rivela l’oro dei 10000 agli Europei di Monaco 2022.