Ole ringrazia: perché a un certo punto sembrava non esserci più alcuno spiraglio di svolta per la sua esperienza al Manchester United. E invece ci pensa sempre lui, come al solito: il “numero 7”, con un destro al volo da manuale.
Prendete appunti, perché a 36 anni per fare un goal del genere devi essere un fenomeno. Segna Cristiano Ronaldo e i Red Devils vincono: una sorta di regola non scritta, ma in numeri è effettivamente così.
Non timbrava il cartellino in Premier League dalla sfida contro il West Ham, sua seconda dal ritorno al Manchester United: il terzo consecutivo, tra l’altro, dopo la doppietta contro il Newcastle all’esordio. Poi zero goal nelle successive 4: 3 sconfitte, 1 pari. Insomma, una sentenza.
In Champions League è andato a segno in tutte e 3 le sfide disputate dallo United, risultando decisivo contro Villarreal e Atalanta: basta questo per capire che aggrapparsi a Cristiano Ronaldo non è mai una cattiva idea. Contro il Tottenham è stato lo stesso: al 39′ c’è un cross di Bruno Fernandes sul secondo palo.
Il portoghese si coordina e calcia al volo, incrociando e battendo Lloris con una rete destinata ad entrare nella storia della Premier League. Sicuramente uno dei più belli di giornata. E Ole Gunnar Solskjaer torna a sorridere: non sono state settimane facili per lui, ampiamente criticato e contestato dai suoi stessi tifosi nel pre-gara al Tottenham Hotspur Stadium.
Ha sorpreso tutti, l’allenatore norvegese, cambiando le carte in tavola: 3-4-1-2 con Cavani e Cristiano Ronaldo come coppia d’attacco: che funziona, e bene.
Dopo una prima mezz’ora di buon Tottenham, con la squadra di Nuno Espirito Santo vicina al vantaggio con Son (e con Romero, con una rete annullata per fuorigioco), dal vantaggio in poi solo Manchester United.
Nella ripresa arriva anche la rete di Edinson Cavani, abile a superare Lloris con uno scavetto al termine di un’ottima combinazione tra Cristiano Ronaldo e Bruno Fernandes. All’86’ Rasford fissa il risultato sullo 0-3.
Ole è salvo, il suo Manchester United si aggrappa a Cristiano Ronaldo e riprende la marcia. Il “numero 7” non si ferma e dimostra una volta in più, qualora ce ne fosse bisogno, il suo talento.