Un nome, un numero, un marchio: CR7 è prima di tutto un brand, oltre che l’acronimo con cui riferirsi a Cristiano Ronaldo e alle casacche indossate nei club che hanno avuto l’onore di averlo tra le proprie fila.
Risulta facile capire, dunque, come la tradizione non avrebbe potuto essere spezzata nemmeno ora che il portoghese è tornato al Manchester United, dopo dodici anni passati a collezionare Champions League in serie: i ‘Red Devils’ hanno ufficializzato la nuova proprietà del numero 7, fino a pochi giorni fa sulle spalle di Edinson Cavani.
‘El Matador’ ha deciso di ripiegare sul 21, peraltro già in uso con la maglia dell’Uruguay fin dal lontano 2010 (tranne che per una breve parentesi a Londra 2012), quando abbandonò proprio il 7.
Da sottolineare come il 7 rappresenti un pezzo di storia del Manchester United: con quel numero hanno giocato campioni del calibro di George Best, Bryan Robson, Eric Cantona e David Beckham. Oltre a Cristiano Ronaldo, ovviamente.