E’ solo l’inizio ma è successo di tutto nella prima tappa della nuova edizione della Dakar 2024. Nelle auto continua la polemica a distanza tra due mostri sacri come Carlos Sainz senior, papà del pilota spagnolo della Ferrari in F1, e Nasser Al-Attiyah che continuano a battibeccarsi. Il pilota qatariota ha dato del bugiardo a Sainz che ha dichiarato di aver forato tre volte nonostante il secondo posto finale.
Ma a prendersi la scena è stato il cuore d’oro Ross Branch: il pilota del Botswana si è fermato ad assistere Tosha Schareina finito a terra caduto e per questo è stato ripagato dalla sua bravura e dalla direzione corsa che gli ha restituito il tempo perso, da regolamento, cosa che lo ha fatto diventare vincitore di tappa.
Dakar auto: Sainz e le forature ma Al-Attiyah non ci crede: “Non è vero”
La provincia di Medina, nel quadrante nord-occidentale dell’Arabia Saudita, ha fatto da cornice alla prima tappa speciale della Dakar 2024, che è andata avanti per 414 chilometri e ha fatto entrare subito nel vivo la competizione dopo il prologo di ieri.
A sorpresa tra le auto a vincere è stato Guillaume De Mevius, pilota del team Overdrive Racing al volante di una Toyota GR Hilux T1U privata. Il pilota belga ha così ottenuto la sua prima, grande vittoria alla Dakar precedendo una delle leggende del raid più celebre al mondo, ovvero Carlos Sainz con la Audi RS Q e-tron.
Lo spagnolo è arrivato secondo nonostante ben tre forature che lo hanno frenato: “Abbiamo fatto una buona tappa, ma la verità è che eravamo molto stressati perché eravamo senza pneumatici di scorta” le parole a fine gara del papà del Sainz jr pilota della Ferrari in F1.
Ma a non credere a niente di tutto questo è il campione in carica Nasser Al-Attiyah che nervoso per la 22esima posizione a 25 minuti da De Mevius, ha avuto da ridire sulle sfortune dell’acerrimo rivale spagnolo secondo le dichiarazioni riportate da motorsport.com:
“Non è vero, se avesse avuto tre forature, sarebbe ancora lì. Non è vero, lasciamo perdere, sappiamo chi ha forato e chi no”.
Dakar moto, Branch cuore d’oro: assiste Schareina e vince
A prendersi la copertina della prima tappa è però Ross Branch: il pilota del Botswana su Hero, mai nome di moto ffu più azzeccato, si è fermato ad assistere Tosha Schareina. Lo spagnolo vincitore del prologo ieri stava andando forte anche oggi ma ad un certo punto è caduto malamente e si è dovuto ritirare a causa della rottura del polso.
Tra i piloti accorsi in aiuto del pilota valenciano proprio Branch cosa che gli ha fatto perdere qualcosa come 25′ di tempo fino a chiudere staccato di 16′ dal vincitore della tappa. Ma il bello della Dakar è che il tempo “perso” per soccorrere e assistere un altro concorrente viene sottratto al totale finale e per questo Branch è andato automaticamente al comando con circa 11′ di vantaggio sulla Honda di Brabec secondo.