Poco più di un mese all’alba rossa. Poco meno di due mesi all’alba del Mondiale 2024 di F1. Incredibile ma vero. Sembra ieri la bandiera a scacchi del Gp di Abu Dhabi che ha messo fine al campionato 2023 che è già tempo di conto alla rovescia. Anche e soprattutto in casa Ferrari.
La nuova rossa che avrà l’obiettivo di avvicinare, e se possibile, battere la Red Bull vedrà la luce il 13 febbraio. Ma cominciano a girare le prime voci, i primi rumors, su come sarà quella che al momento è solo un numero di telaio progressivo: la 676.
Peraltro lo staff tecnico capitanato da Cardile che sta partorendo in questi giorni la nuova monoposto ha potuto proprio a Natale fare affidamento sull’enorme esperienza di Rory Byrne, il mago dell’aerodinamica dell’epoca d’oro di Michael Schumacher che ha svolto il ruolo di superconsulente a Maranello.
- Nuova Ferrari 2024, i punti di forza della 676
- F1, la nuova Ferrari nata sotto la supervisione di Rory Byrne
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Nuova Ferrari 2024, i punti di forza della 676
La nuova Ferrari che parteciperà al campionato Mondiale di Formula 1 2024 vedrà la luce il 13 febbraio. Tornare a giocarsi la vittoria con la Red Bull e sua maestà Verstappen. Quello è l’obiettivo del Cavallino Rampante per il 2024. Su questo stanno lavorando gli ingegneri a Maranello.
Secondo le prime indiscrezioni la scatola del cambio dovrebbe essere più snella di 20 mm per parte, in modo da consentire l’adozione di un diffusore più grande, utile a rendere più efficiente il retrotreno della rossa. Stando a quanto appreso dal sito specializzato formu1a.uno, le ultime sessioni effettuate in galleria del vento avrebbero evidenziato un guadagno netto di 30 punti di carico, equivalenti a circa quattro decimi e mezzo in meno di tempo sul giro (pari al 9% di downforce utile).
F1, la nuova Ferrari nata sotto la supervisione di Rory Byrne
Il suo peso specifico nell’epoca d’ora dei 5 titoli mondiali vinti da Michael Schumacher è stata pari a quella del campionissimo tedesco. Schumi al volante, lui alla scrivania, a disegnare quelle Ferrari che per un lustro hanno conquistato e dominato il mondo.
Stiamo parlando ovviamente di Rory Byrne. L’uomo che insieme a Schumacher, Jean Todt e Ross Brawn ha riportato la Ferrari dove meritava. Secondo quanto riportato da motorsport.com il progettista di origine sudafricane ha approfittato di una capatina natalizia in Italia con famiglia al seguito in vacanza, per recarsi a Maranello per dare uno sguardo alla nascita del nuovo progetto Ferrari.
Una superconsulenza comunque non casuale visto che Byrne comunque ha un contratto di collaborazione con la Scuderia Ferrari e la sua esperienza d’insieme sulle monoposto old school, a cui si ispira anche l’altro genio della F1, in quota Red Bull. Adrian Newey, non può che fare bene a un team di ingegneri giovani di Maranello rivisto e corretto da Vasseur nel corso del 2023 dal suo insediamento a team principal al posto di Binotto.
F1: “una Ferrari più veloce già di 7 decimi su quella di fine 2023”
La Ferrari 2024, stando a quanto si vocifera a Maranello, andrà incontro sia alle caratteristiche di guida di Charles Leclerc che a quelle di Carlos Sainz: l’obiettivo è quello di fornire loro una piattaforma aerodinamica il cui comportamento sia il più possibile prevedibile nonché stabile.
Nell’edizione di oggi, il Corriere della Sera si spinge oltre arrivando a quantificare il guadagno della 676 sulla monoposto che lo scorso anno ha chiuso bene con le pole in successione di Leclerc e qualche buon podio: “Al momento la F2024, o comunque si chiamerà, nelle simulazioni mostra qualcosa come sette decimi di miglioramento rispetto alla SF-23 di fine campionato, che male proprio non era”.
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