Dopo quasi quattro anni (febbraio 2015) Genoa e Sampdoria tornano a pareggiare il derby per 1-1. Il risultato di parità, uscito solo una volta nelle ultime sei stracittadine, proprio nella gara di ritorno della scorsa stagione, era il più gettonato alla vigilia di una sfida speciale, per il ricordo ancora fresco della tragedia del Ponte Morandi, ma anche per il momento delicato delle due squadre, a digiuno di vittorie rispettivamente da sette e cinque partite.
E alla fine il segno X è stato il più giusto al termine di una partita combattuta, ma poco spettacolare e con poche occasioni. Le reti si sono concentrate nei primi sedici minuti: Samp avanti all’8’ con Quagliarella, in spaccata su cross di Bereszynski, ma il Grifone la rimette in piedi grazie a un rigore procurato da Andersen per fallo su Piatek, che ha poi spiazzato Audero tornando al gol dopo cinque partite e di nuovo da solo in testa alla classifica marcatori con 10 centri, staccando Cristiano Ronaldo.
Da quel momento le emozioni sono state ben poche e quasi tutte di marca genoana: la Samp, perso per infortunio Defrel, si è infatti dovuta difendere aggrappandosi alle parate di Audero, decisivo su Romero, ancora su Piatek e nella ripresa su Kouamé. La panchina di Juric, a rischio in caso di sconfitta, sembra più salda.
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