Finale ritorno Play-off Serie C
Carrarese-Vicenza (andata: 0-0) CARRARESE PROMOSSA IN SERIE B | 1-0: 6′ pt Finotto |
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Finale ritorno Play-off Serie C
Carrarese-Vicenza (andata: 0-0) CARRARESE PROMOSSA IN SERIE B | 1-0: 6′ pt Finotto |
76 anni sono un’inezia se il riferimento è la storia del mondo. Ma quando entrano in gioco le vite di ciascuno di noi, 76 anni diventano un tempo lunghissimo: tutta un’esistenza. Tanto è il tempo che separa la Carrarese dall’ultimo campionato di serie B: significa che, da allora, sono cambiate le generazioni, i ricordi si sono sbiaditi e solo la memoria storica – quella che si confà di racconti e di testimoni – ha consentito a tifosi e appassionati di tenere aperto il dialogo col passato.
I toscani tornano in serie B al termine di una cavalcata incredibile, in cui il sogno e la realtà, a un certo punto, hanno smesso di viaggiare su binari paralleli per intersecarsi in un unico percorso. In pochissimi l’avrebbero detto: gli uomini di Nicola Antonio Calabro – subentrato in panchina a stagione in corso e principale artefice di questo miracolo sportivo – non hanno mai beneficiato del favore dei pronostici. Nè in campionato né – men che meno – nella corsa alla finale play off. Invece si sono presi, un passo alla volta, il pass per l’ultima sfida della stagione, quella più importante e l’hanno giocata nel solo modo in cui hanno mostrato di sapersi approcciare al gioco del calcio.
Da protagonisti: con propositività, costruzione, pressing, coralità. Mai rinunciataria, la Carrarese: difesa blindata, mediana di quantità e qualità, attacco efficace. Che in vetrina ci finisca Mattia Finotto, l’uomo coi gol pesanti nei piedi, ci sta ma la verità è che quella assemblata dai toscani è una vetrina in cui c’è spazio per tutti. Non il singolo ma il collettivo: ha vinto così, la Carrarese. Che oggi si gode la festa, domani si aggrapperà ai festeggiamenti residui e solo tra qualche giorno comincerà a capire cosa è successo davvero. E cosa è in procinto di accadere. Sono già arrivati gli attestati di Gigi Buffon e di Lorenzo Musetti: tifosi della prima ora.
La serie B diventa un traguardo ma anche un punto di partenza che il patron, Fabio Oppicelli, cercherà di onorare nel migliore dei modi per restituire alla piazza, alla città e al tifo un’emozione ancora più forte.
I tifosi. Lasciati per ultimi non perché si è proseguiti per ordine di importanza ma perché a loro tocca il gran finale. Impeccabili, martellanti, sempre presenti nel giallo e nell’azzurro. Vale per i sostenitori della Carrarese quel che vale per decine e decine di tifoserie che insistono nelle province italiane: ciò che meriterebbero è di vivere sempre palcoscenici significativi, importanti, gloriosi. E la dimostrazione sta tutta nel fatto che proprio questi tifosi – della Carrarese, del Vicenza e di decine e decine di città della provincia italiana – riescono a garantire lustro, prestigio e importanza a serie minori che spesso sanno di purgatorio – la serie C – o di penitenza – la serie D.
La prossima stagione calcistica lo stadio Dei Marmi si tinge di B: torneranno i derby col Pisa e con lo Spezia, torneranno amplificati gli entusiasmi che il salto di categoria saprà garantire in ambito cittadino. E torneranno i sogni: sogni ancora più grandi. Quel che non può tornare, perchè non è mai andato via, è l’attaccamento simbiotico della città ai suoi colori calcistici. Resta intatto ed è sempre la più solida delle mani cui aggrapparsi per dare il là a qualcosa di speciale.
Mattia Finotto sale in cattedra, si carica la Carrarese sulle spalle e porta la squadra in serie B. A conti fatti, la sintesi è la seguente ma ridurre lo straordinario gioco di squadra dei toscani alle prodezze del singolo sarebbe forse riduttivo.
Con la promozione in serie B della Carrarese, quindi, si completa il poker di squadre che lasciano la serie C e si accingono a dare il là al campionato di cadetteria. I toscani seguono Mantova, Cesena e Juve Stabia.
Al triplice fischio parte la festa dello stadio Dei Marmi. Giocatori del Vicenza in lacrime. nelle due metà campo stanno andando in scena due fasi emotive diametralmente opposte. Scene di festeggiamenti sotto la curva dei tifosi della Carrarese, profonda amarezza dalle parti del settore ospiti ma il tifo vicentino applaude la squadra.
Carrarese-Vicenza 1-0, decide la rete di Finotto al 6′ del primo tempo. Finale dallo stadio Dei Marmi. Con pieno merito, sono gli uomini di Calabro a staccare il pass della serie B.
Vicenza in forcing. Carrarese nella propria metà campo senza rinunciare al contropiede. 3′ al triplice fischio. Il Vicenza si porta dietro lo stesso problema da inizio gara: si produce gioco ma non si finalizza. Costa ci prova dalla lunga distanza, palla out. Toscani in partita, ospiti costantemente nella tre quarti avversaria. La Carrarese si allontana dalla propria metà campo innescando Illanes che fa salire la squadra. Sacmpoli di partita con i locali in avanti.
Altri sette giri di lancette: quello che resta al Vicenza per strappare il pari.
Lattanzio per Rossi tra gli ospiti, Vecchi spende il quarto cambio.
A una manciata di minuti dal termine, chi continua in maniera incessante a spingere la squadra è il tifo biancorosso.
Solida ed efficace: la Carrarese continua in una gestione pressoché perfetta del vantaggio. Gioca di squadra, la compagine di Calabro, e non sbaglia nulla né lascia zone di campo incustodite. Al Vicenza tocca un cambio di passo che consenta di giocare gli ultimi 5′ più recupero con tutto quello che è rimasto nelle gambe e nella testa. Ammonito Delle Monache.
Bomber Ferrari out, l’attaccante del Vincenza non ce la fa più: entra Tronchin e Vecchi sceglie il cambio del modulo. Veneti schierati con il 4-3-3 per gli ultimi 10′ di gara
Calabro richiama Panico e Zanon, dentro Giannetti e Belloni
Il momento del colpo di testa vincente di Finotto che regala l’1-0 alla Cararrese
Una botta dalla distanza di Schiavi lambisce il legno alla destra di Confente che resta a guardare. Carrarese vicinissima al raddoppio.
Un fallo al limite dell’area della Carrarese non sanzionato dal direttore di gara scatena la reazione di Pellegrini che viene ammonito.
Terzo corner per la Carrarese, a fronte dei due del Vicenza: sono ancora i padroni di casa a rendersi più pericolosi nonostante il possesso continui a essere di marca ospite. La sensazione è che Vecchi debba cercare delle alternative e delle soluzioni per aggirare la muraglia issata dai locali dalle parti di Bleve. Comincia ad avvertirsi la stanchezza.
Quantità e qualità: Giuseppe Panico, classe 1997, cresciuto nelle giovanili del Genoa, sta facendo il manovale e l’architetto. Pennella e recupera palloni. Prova di spessore per il napoletano con trascorsi – tra le altre – nel Cittadella e nel Novara.
Vecchi manda in campo Delle Monache per Talarico. Ammonizioni per Rossi e Illanes. Il fuorigioco ferma Pellegrini lanciato a rete.
Fase di stanca del match, il Vicenza rifiata in vista del forcing finale e i padroni di casa non hanno alcun interesse di alzare i ritmi. Sono i locali a tentare le ripartenze per provare a colpire in velocità e mettere in cassaforte la vittoria. Tifoserie encomiabili: da una parte e dall’altra, non hanno mai smesso di supportare le due squadre.
Mister Calabro richiama Palmieri – che nelle ultime fasi è parso particolarmente nervoso – e inserisce Zuelli. Pare un cambio di contenimento dettato dalla paura che lo stesso Palmieri rischiasse la sanzione.
Da Carrara: l’esultanza di Mattia Finotto dopo il colpo di testa vincente che al 6′ ha portato in vantaggio la Carrarese.
Un contatto tra Palmieri e Ferrari prima, uno tra Talarico e Palmieri poi: gli animi si surriscaldano in prossimità delle due panchine. Primi due gialli: Talarico e Della Latta sul taccuino.
Ripartenza ospite con palla tra i piedi di Della Morte che avanza per 20 metri e, a ridosso dell’area avversaria, cade a terra dopo un contrasto. Il direttore di gara non interviene, proteste di Vecchi dalla panchina.
Si gioca prevalentemente in mediana, pochi spunti offensivi da ambo le parti e molta intensità in mezzo al campo. La trama non cambia rispetto a quanto visto nella prima parte: Carrarese coesa e ben disposta in ogni zona, Vicenza in possesso ma – finora – è una gestione della palla che non porta all’affondo decisivo.
Settore ospiti sold out, il supporto del tifo vicentino è incessante.
C’è anche Renzo Rosso allo stadio dei Marmi: il patron del Vicenza è in toscana al seguito della squadra
Le prime immagini in arrivo dallo stadio dei Marmi di Carrara. Coreo dei tifosi locali a inizio match.
La Carrarese sostituisce Capezzi con Della Latta.
Il Vicenza cambia Cuomo con Pellegrini. Vecchi inserisce un attaccante e punta alla trazione offensiva per rimontare lo svantaggio.
Il guizzo di Finotto: finora decide l’intuizione del bomber di Calabro, in gol dopo 6′ con un tocco di testa da dentro l’area. Ed è lo stesso Finotto, nel finale di frazione, a divorarsi il 2-0 che avrebbe blindato l’approdo in serie B. Il Vicenza è in partita ma la sterilità in fase di finalizzazione resta il problema: al cospetto di una Carrarese impeccabile in ogni zona del campo, i veneti hanno bisogno di trovare idee e iniziative che consentano loro di incidere dalla tre quarti in su.
Proprio in occasione di un contropiede innescato da Panico dopo aver rubato palla agli avversari in mezzo al campo, Finotto si ritrova a tu per tu con Confente che gli annulla la visuale e stoppa il pallone. Clamorosa l’occasione sprecata dalla punta di casa al 41′.
I biancorossi stanno cominciando a puntare sulle palle inattive: diventano una delle opzioni più efficaci per aggirare un avversario che non concede alcuno spazio. Vicentini in possesso palla, i toscani si affidano a ripartenze in velocità che consentono spesso e volentieri a Panico e Palmieri di involarsi dalle parti di Confente.
Illanes, Di Gennaro e Imperiale non stanno sbagliando un intervento: di reparto e individualmente, il trio di retroguardia della Carrarese ha issato il muro davanti a Bleve. Vicenza propositivo: i veneti stanno iniziando a girare bene in mezzo al campo e a sfruttare l’ampiezza sulle fasce. Gara aperta ma al sensazione è che i toscani abbiano la capacità di gestire senza affanno. La compattezza e la coralità dei padroni di casa sono i valori aggiunti che stanno facendo la differenza.
Continua il forcing asfissiante del Vicenza ma sono i padroni di casa a gestire il vantaggio con grande intelligenza tattica e dando l’impressione di non correre mai a vuoto. Carrarese corta e reattiva nei raddoppi di marcature, biancorossi bene fino alla tre quarti ma spuntati in fase di finalizzazione.
Minuto 16′: Finotto scappa via in velocità dalla metà campo, si invola verso la porta e subisce il contrasto della retroguardia ospite. Per il direttore di gara, l’intervento di Cuomo è regolare, senza il fallo nonostante Finotto finisca giù e protesti con veemenza.
Adesso è un Vicenza in pressione: dopo 14′ i veneti sono obbligati a riprendere il match, sbloccato da Finotto, e gli uomini di Vecchi stanno gradualmente alzando il baricentro. Da annotare una conclusione di Talarico da fuori.
Si sbraccia e carica la squadra: Nicola Calabro non può che essere soddisfatto dell’approccio dei padroni di casa.
Immediata reazione del Vicenza con Della Morte che va alla conclusione dal limite, palla centrale, nessun problema per Bleve
Finotto mostra di essere una sentenza: stacco di testa impressionante per il bomber che sblocca il match e indirizza la finale dopo 6′.
Calcio di inizio della Carrarese, le prime fasi di gioco sono di attendismo e tattica. Fasi di studio in mediana con Panico tra i più attivi. Vicenza propositivo con Laezza che è reattivo negli inserimenti.
Dipenderà tanto dai due attaccanti: un gol in più risolve la gara, in un senso o nell’altro. Finotto contro Ferrari, ovvero i due bomber che hanno trascinato Cararrese e Vicenza in finale.
Sventolio di bandiere in un impianto gremito e che – nelle ore della vigilia – ha visto l’implemento di un migliaio di posti rispetto al previsto. Squadre in campo.
Lo scorso mercoledì ne Vicenza né Carrarese sono riuscite a sbloccare il punteggio: gara chiusa senza reti. Il risultato dell’andata lascia tutto in equilibrio: un secondo pareggio – con o senza reti – porterebbe le due formazioni ai tempi supplementari.
Entrambe le tifoserie dovrebbero riuscire a celebrare l’evento con coreo assemblate per l’0occasione. Nella gara di andata la curva sud vicentina opto per l’esaltazione del logo e dei colori del club.
Entrambe in gioco per tre turni, in seguito ai quali si sono conquistate il diritto della finale. Carrarese capace di superare gli ostacoli Perugia, Juventus Next Gen e Benevento. Il Vicenza ha strappato il pass conclusivo dopo aver eliminato Taranto, Padova e Avellino.
Per il Vicenza, in realtà, si tratta di storia recente che rimanda indietro di un paio d’anni le lancette del tempo: i veneti hanno perso la cadetteria al termine della stagione 2021/22 quando furono fatali i play out. In casa Carrarese, invece, occorre andare lontano con i ricordi: l’ultimo anno in serie B è datato 1948.
Calabro lancia Finotto quale terminale d’attacco, Vecchi decide di rischiare Ferrari nonostante le non perfette condizioni di forma. Ecco i 22 ufficiali:
Per la finale di ritorno è stato designato Perri di Roma 1, assistito da Giuggioli e Regattieri. Il quarto ufficiale è Ubaldi, al Var Meraviglia, AVar Paterna.
Proia per i veneti e Cerretelli tra i toscani. Questi i due cartellini gialli mostrati dall’arbitro Ruben Alberto Arena nella sfida di andata, chiusa senza gol. Tra le due, ammonizione pesante solo per Proia che – diffidato – salta la finale. Cerretelli è entrato in diffida.
Nè Ronaldo né Ferrari. Vecchi dovrebbe optare per l’unica punta in azione davanti alla coppia di trequartisti. Pellegrini in pole per la maglia da titolare. La probabile del Vicenza.
Difesa a tre per mister Calabro che dovrebbe confermare il modulo con cui – dalle parti di Carrara – hanno fatto saltare il banco. Capello e Finotto coppia d’attacco. La probabile della Carrarese:
90′ – in caso di parità vanno aggiunti i supplementari e gli eventuali calci di rigore – separano Carrarese o Vicenza dalla serie B. Sarebbe un traguardo di grande valore per entrambe ma dal sapore differente: se il Vicenza si è candidato da subito per un traguardo importante, la Carrarese ha scoperto – strada facendo – di girare meglio di tante altre compagini, anche più blasonate.
Calabro e Vecchi sono partiti con premesse diverse ma si ritrovano a competere per il medesimo risultato: tradotto, nel caso dei toscani significa essere riusciti in un upgrade inatteso, in quello dei biancorossi vuol dire trovarsi esattamente dove occorreva.
La sfida di andata non si è sbloccata: se Ferrari e compagni hanno confermato l’ottima tenuta difensiva e – pure – qualche problema in fase di finalizzazione, Finotto e la compagine carrarina si sono mostrati solidi e coesi, ribadendo per l’ennesima volta che non sono in finale per fare la comparsata. Quello che ha conclamato la sfida di andata è che ancora una volta – a dispetto di previsioni e pronostici – l’esito resta incerto e apertissimo.
Fischio di inizio alle 17.30, lo stadio Dei Marmi è andato sold out in un nulla. Biglietti polverizzati: poco più di 3800 tifosi locali, 850 i supporters del Vicenza.
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