A qualche ora dalla conferenza stampa di Sinner, è il capitano dell’Italia Filippo Volandri a rispondere in merito alla polemica con Federica Pellegrini in un’intervista rilasciata a Fanpage.it.
“Di tutta questa storia ho apprezzato soprattutto quelli che hanno detto che non si sarebbero espressi perché non avevano le competenze o le informazioni per poterlo fare. Quando io sento persone che giudicano, come per esempio nel caso della Pellegrini, penso magari ha una laurea magistrale in giurisprudenza e noi non ne eravamo a conoscenza, quindi è un avvocato e non lo sapevamo, o si è letta le oltre 40 pagine della sentenza. Ma anche nel caso in cui dovesse averle lette ha dimostrato di non averle capite. Quando poi addirittura provano a emettere le sentenze, quello mi fa storcere il naso. O sei competente e allora hai tutto il diritto di dare un’opinione oppure non sei competente e allora apprezzo quelli che lo hanno ammesso e non si sono esposti. Non vedo la disparità di gestione rispetto ad altri casi, perché tutti i casi sono alla fine diversi”. “Nel caso di Sinner in meno di 48 ore è stata certificata una serie di azioni documentate che ne hanno provato l’innocenza. Quindi quando sento parlare di sospensione mi chiedo: ma sospensione di cosa? In altri casi ci hanno messo mesi per capire il motivo della contaminazione, ma qui non è stato così. A quel punto, quando tu documenti in maniera rapida quello che è successo ed è tutto lampante, non capisco perché Jannik avrebbe dovuto subire una sospensione. Tornando alla Pellegrini ripeto: o ha una laurea di cui non eravamo a conoscenza o ha letto le 40 pagine della sentenza e probabilmente non le ha capite oppure ancora non le ha lette e ha sparato una sentenza sua senza essersi documentata”.