Fate largo agli specialisti: la cronometro mondiale di Glasgow, o forse sarebbe meglio dire di Stirling (cittadina 50 chilometri più a Nord della capitale), strizza l’occhio a chi la bici la sa condurre, e al contempo di prove nelle gallerie del vento se ne intende.
Niente più prove ibride, con qualche strappo di troppo a mettersi di mezzo tra chi della cronometro fa il proprio modo di vivere il ciclismo e chi si diverte a inserirsi anche nelle dispute sulla carta off limits.
Il percorso della cronometro
48,1 chilometri: tolti gli ultimi 800 metri, quando la strada di colpo da piatta passerà a diventare insolitamente brutale (6% di media, ma sul ciottolato la sensazione sarà che la pendenza sembrerà ben superiore), per il resto il circuito mondiale dovrà dire semplicemente chi avrà le gambe migliori per sprigionare tutti i cavalli del proprio motore.
Tanto che parlare di favoriti è oggettivamente complicato: impossibile individuarne uno che possa spiccare sugli altri, data la complessità della prova e soprattutto lo stato di forma di ogni singolo contendente.
L’Italia fa il tifo per Filippo Ganna
Ma l’Italia la sua carta pesante se la giocherà, eccome: Filippo Ganna ha tutto per puntare al tris iridato, riprendendosi quella maglia lasciata al norvegese Foss lo scorso anno a Wollongong. Ma belgi e svizzeri non sono venuti in Scozia per fare le comparse. E se dovesse piovere, occhio alle sorprese.