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Dominik Paris sugli sci dopo l'intervento: i timori e le emozioni

Il campione di sci, Dominik Paris, ha superato un infortunio preoccupante e l'intervento seguito: di nuovo sugli sci rivela le sue emozioni e il suo lockdown

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L’attesa accompagna Dominik Paris, inevitabilmente. Fa parte di quella dimensione in cui il silenzio e la concentrazione si incontrano per realizzare la discesa perfetta; pochi secondi che decidono ore di preparazione, studio, applicazione. E che su cui Paris si è dimostrato consapevole, attento. Dopo l’infortunio che lo ha colpito, ha subito una operazione, ha vissuto il lockdown e recuperato fino a indossare di nuovo gli sci come e meglio degli altri. Quando lo raggiungiamo, è nella sua casa in montagna, in uno scenario splendido e commovente, circondato dalla sua famiglia che lo ha sostenuto e occupato in questi mesi. E che gli ha dato la forza per tornare in pista bene, in forma e con le giuste motivazioni, come egli stesso spiega in questa intervista esclusiva.

La prima domanda che mi preme farle è come sta, adesso?

Bene, grazie. Sono a posto, grazie.

Che tipo di percorso riabilitativo sta effettuando? Sappiamo che ha lavorato moltissimo per rinforzare la base muscolare, dopo la rottura del crociato anteriore dello scorso 21 gennaio

Adesso sono tornato sugli sci. Ho fatto nove giorni sugli sci e sta andando abbastanza bene. Sono molto contento di come sta andando.

Nel corso di un’annata incredibile che le ha regalato sette successi in Coppa del Mondo e l’oro ai Mondiali di Åre nel SuperGigante, è arrivato l’infortunio, il primo vero infortunio della sua carriera sportiva. Come ha affrontato e elaborato il dolore fisico?

L’ho preso com’è, non mi sono fatto tanti pensieri alla fine. Ero seguito molto bene dal fisioterapista che mi ha spiegato come procede il programma. Ho lavorato tutti i giorni, mi sono impegnato moltissimo e adesso che sono tornato sugli sci sembra che reagisca tutto bene. E spero che rimanga così, in questo momento.

Ha rimesso gli sci ai piedi da poco, quali sono state le sensazioni a livello fisico e non solo sulla neve?

Devo dire che ho rimesso gli sci ed è stato come se avessi sciato sempre, che non mi son perso niente. Le mie sensazioni? Molto positive, sono stato un po’ attento, iniziavo piano ma le sensazioni sono state positive e ogni giorno guadagnavo un po’ di fiducia, potevo tornare nel tracciato. Sì, certo c’è sempre da lavorare tecnicamente per migliorare. Come fisico e come sensazioni è andato tutto bene.

Che cosa pensa di questi “nuovi” calendari in cui, pare, non ci saranno combinate (al momento dell’intervista c’era molto incertezza)?

Sicuramente hanno cercato la miglior soluzione. Sì, è un po’ un rischio viaggiare in America, perché mi piacciono molto le gare che si disputano là e anche la preparazione, che sempre è ottima. Penso che se ci sarà un calendario senza combinate, mi dispiacerà molto perché mi piacciono di più le discipline veloci così abbiamo due Super G in più.

Le Olimpiadi di Pechino del 2022 rimangono il suo principale obiettivo?

Sì, adesso voglio iniziare questa stagione poi ci penserò più avanti. Ma Pechino è un appuntamento importante, ma prima c’è questa stagione e poi Cortina. L’anno prossimo si pensa più alle Olimpiadi.

Quando l’Italia si è dovuta misurare con l’emergenza provocata dalla pandemia e il lockdown, lei stava affrontando una vicenda personale e sportiva importante, complicata. Ma forse non la più difficile, nell’arco di quelle vissute fino a questo momento. La sua percezione delle priorità si è modificata?

Posso dire che io sono stato molto fortunato, perché vivo un po’ fuori in montagna. Potevo anche muovermi fuori casa e sono stato avvantaggiato rispetto a quanti vivono in città. Ho sfruttato il lockdown lavorando in palestra, che ho in casa, per recuperare bene. Mancava un po’ il contato sociale. Il resto è stato molto improntato sulla tranquillità e sulle esigenze familiari. Colazione, palestra, pranzo, palestra. Molto tranquillo 5-6 ore e alla mia famiglia, a giocare con i miei bimbi. Ho sfruttato anche il computer e sono riuscito a scrivere qualche canzone per il mio gruppo. Direi che per me è stato un tempo che ho messo decisamente a frutto. Con qualche canzone.

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Dominik Paris sugli sci dopo l'intervento: i timori e le emozioni Fonte: ANSA

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