La seconda giornata di gara gli Europei Under 20 di Tampere era tra quelle più attese per l’Italia che conquista due ori grazie a Erika Saraceni e alla sempre più sorprendente Kelly Doualla. Ma l’Italia sorride anche per il secondo posto di Daniele Inzoli nel salto in lungo.
Doualla domina, Pagliarini beffata
La prima medaglia europea della sua carriera è d’oro ma descrivere la vittoria di Kelly Doualla deve andare anche oltre un traguardo che già di suo è qualcosa di straordinario. La grande speranza dell’atletica italiana arrivava all’appuntamento degli Europei Under 20 con grandi aspettative nonostante 3-4 anni in meno rispetto alle sue principali avversarie. Dopo aver subito batterie e semifinali col piglio delle veterane, in finale Kelly demolisce la concorrenza e vince con il tempo di 11”22, solo un centesimo in più del suo record italiano under 20. Peccato invece per Alice Pagliarini capace di una grande prestazione ma il suo 11”54 la lascia ai piedi del podio per un solo centesimo.
Saraceni salta nell’oro
Era una delle atlete più attese e non ha deluso le aspettative. L’Italia ha trovato una stella nel salto triplo femminile con la crescita esponenziale di Erika Saraceni. L’azzurra conferma le grandi sensazioni che aveva mostrato nel corso della Coppa Europa di qualche settimana fa, quando aveva sorpreso tutti con un salto oltre i 14 metri. A Tampere, la ragazza milanese mette in pista un vero e proprio spettacolo mettendo al sicuro la medaglia d’oro con un salto da 14,08 che le permette di pareggiare il 14,08 saltato a Madrid. Ma non si ferma, continua a salire fino al quinto salto da 14,24 (record italiano under 20) che è misura di alto livello internazionale e chiude con un distacco enorme sulla seconda in classifica, con la rumena Vrinceanu che si ferma a quota 13,75.
Daniele Inzoli d’argento
Era uno degli atleti più attesi della spedizione azzurra e l’argento di Daniele Inzoli, benché da festeggiare, lascia un po’ l’amaro in bocca. Il giovanissimo saltatore italiano, campione italiano al coperto, comincia alla grande con un salto che forse vale anche più di 8 metri il record personale, ma è nullo di qualche millimetro. Il 16enne però non si lascia demoralizzare e dopo un altro nullo parso piuttosto lungo riesce a trovare la misura da 7,69. Il serbo Boskovic però uguaglia la misura e ne ha una seconda più lunga. Inzoli soffre per un problema al piede negli ultimi due salti ma riesce a trovare un 7,62 che gli permette di salire sul secondo gradino del podio.