Nel 2022 è arrivato il terzo titolo costruttori consecutivo, ma soprattutto la Ducati è riuscita a tornare a vincere il campionato piloti con Pecco Bagnaia, a 15 anni esatti dal mondiale ottenuto con Casey Stoner. L’obiettivo della casa di Borgo Panigale è di sicuro cercare di confermarsi nel 2023, dove accanto al numero uno Bagnaia ci sarà un compagno di squadra fortissimo come Enea Bastianini, terzo lo scorso anno.
Ancora qualche giorno e verrà svelata la nuova Desmosedici GP23. Poi con l’arrivo di febbraio, inizieranno i test prestagionali di Sepang, in Malesia. Il direttore generale Luigi Dall’Igna ci vuole arrivare con le idee più chiare: “Lo scorso anno abbiamo avuto qualche problema all’inizio, ma siamo stati coraggiosi nel trovare soluzioni senza perdere la calma. Siamo stati bravi a tenere il gruppo unito e a lavorare tutti insieme”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal dg Dall’Igna a Speedweek. “I giorni di prova in inverno non sono mai abbastanza – ha aggiunto -. Il finale del 2021 è stato molto buono. Abbiamo messo in pista la GP22 già dopo l’ultimo test di Valencia e i piloti erano abbastanza soddisfatti. Ma arrivare a Sepang con la GP22 senza riferimenti precedenti è stato un errore. Lì abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava bene”.
Questa volta Dall’Igna non vuole farsi trovare impreparato: “Anche se i test quest’anno sono andati bene, porteremo a Sepang una GP22 e una GP23 per avere un riferimento ed essere sicuri della bontà dei progressi”. Sullo sviluppo: “Credo che quest’anno siamo stati un po’ più cauti. Abbiamo alcune cose che potranno aiutare i piloti e migliorare le prestazioni della moto, ma non saranno grandi rivoluzioni”.
Per Dall’Igna il target è sempre uno: “Più potenza è un obiettivo che un tecnico deve sempre perseguire. Con più potenza si è più veloci e nelle corse è molto più semplice sorpassare in rettilineo che in curva. Questo significa che per il pilota con il motore più potente, è più facile vincere una gara”.