Va avanti la vicenda giudiziaria che vede protagonisti Paola Egonu e Roberto Vannacci. La campionessa di volley, come è noto, aveva querelato per diffamazione il generale a causa di un passaggio controverso contenuto nel suo libro “Il mondo al contrario”. La querela della giocatrice è stata presa in carico da un pm, che ha chiesto l’archiviazione: niente da fare, il legale di Paoletta si è opposto al provvedimento.
- La frase di Vannacci nel suo libro e la querela di Egonu
- Il generale a Lucca, Paoletta in Giappone a trascinare l'Italia
- Archiviazione o processo? La decisione sul caso Egonu-Vannacci
La frase di Vannacci nel suo libro e la querela di Egonu
Il passaggio del libro di Vannacci che aveva scatenato la furia di Egonu è questo: “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità“. A poco è servito un gesto successivo dello stesso generale, che ha scritto una lettera a Egonu per tentare di dare un’interpretazione “autentica delle parole e delle espressioni da me usate nei suoi confronti”. Lo stesso Vannacci ha poi aggiunto: “Sono personalmente e continuamente fiero che lei rappresenti il nostro tricolore, con la sua eccellenza sportiva. Ma questo non può celare visivamente la sua origine di cui sono convinto, lei stessa vada fiera”.
Il generale a Lucca, Paoletta in Giappone a trascinare l’Italia
Il caso è andato avanti comunque, con la competenza territoriale passata da Bergamo a Lucca, dove Vannacci risiede. All’udienza Vannacci era presente: assente più che giustificata, invece, Paoletta, di scena a Fukuoka nella Week 3 di Volleyball Nations League, dove ha trascinato a modo suo all’ennesimo, esaltante successo la Nazionale di Velasco, 3-1 agli Stati Uniti. Nazionale che Egonu ha contribuito a qualificare alle Olimpiadi, dopo che senza di lei l’Italia aveva clamorosamente mancato la qualificazione.
Archiviazione o processo? La decisione sul caso Egonu-Vannacci
Il gip di Lucca si è riservato di decidere se archiviare o meno la denuncia: la decisione dovrebbe arrivare tra qualche giorno. Dovesse dare il via libera al processo, Vannacci sarebbe ufficialmente imputato per diffamazione. Il generale, che si è presentato tra le liste della Lega alle ultime elezioni europee ottenendo un grande successo in termini di preferenze, potrebbe essere costretto a difendersi in tribunale dopo che i vari tentativi di conciliazione non sono andati a buon fine.