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Elio Corno, le lacrime di Tiziano Crudeli, la sua spalla rossonera: "Ho perso un fratello"

Il cronista di fede milanista piange l'amico di una vita con cui ha fatto coppia per trent'anni tra siparetti, sfottò, derby vinti e persi e risate

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Come Ric senza Gian, come Stanlio senza Ollio. Tiziano Crudeli si sente così il giorno dopo la scomparsa di Elio Corno, il giornalista di fede interista con cui ha condiviso trent’anni di tv e che ieri è morto a 78 anni. Spalla a spalla, Crudeli milanista sfegatato e Corno interista fino al midollo. Più sanguigno Tiziano, più ironico Elio. Insieme erano la coppia che scoppia, capace di siparietti e sfottò leggendari per alleggerire e sdrammatizzare mentre fingevano di dare eccessiva importanza al pallone.

Il derby delle risate e dell’amicizia

Da TeleLombardia a 7 Gold Corno e Crudeli hanno fatto a modo loro la storia delle tv private lombarde. Tiziano racconta a La Repubblica il loro rapporto, un derby di risate ed amicizia. Giocavano a fare i nemici rivali ma si volevano bene, tanto. “Era come un fratello”.

Divisi mai. Quando Crudeli lasciò Telelombardia – per il dolore di Ravezzani – dove aveva lavorato 12 anni, Corno rimase smarrito, come se avesse perso la sua metà. E decise di seguirlo a 7 Gold per continuare una saga appassionante. Un po’ come una serie di successo dei cartoni animati. Non poteva esserci Crudeli senza Corno e viceversa.

“Un grande amico – ricorda la voce rossonera – Come giornalista era un gigante, in televisione era davvero incredibile. In tv puoi esser bravo, ma se non sei personaggio non ottieni un gran seguito, non fai ascolti. Elio aveva la capacità di scherzare e sapeva usare l’arte della provocazione. Facevamo continuamente discussioni, ma il nostro rapporto era solido. Ci frequentavamo con le famiglie, lasciando da parte il nostro ruolo”.

I ricordi più belli con Corno

Da tempo i due non si sentivano più. L’ultima apparizione in tv di Corno risale a circa 4 anni fa, un’ospitata casuale. Da quando era arrivata la malattia non rispondeva più al telefono neanche all’amico fraterno di sempre. Restano però i ricordi, i più belli quelli dei derby. Che vincesse il Milan o l’Inter era comunque un siparietto infinito, uno sfottò continuo. L’enfasi come legge, il sorriso restava sottinteso (“Andavamo giù con battute pesanti, poi dopo la trasmissione si finiva a mangiare insieme, abbracciandoci. È stato sempre uno spettacolo”). Duetti impareggiabili: “Mi dava del pirla in continuazione! “Sei un pirla, non capisci un beato niente”, questa frase me la ripeteva sempre. Io rispondevo a tono. Quando mi attaccava dialetticamente era abbastanza pesante, però sapevo che non c’era acredine, era un modo di prendersi in giro simpatico e accettabilissimo”.

Lo sfottò preferito di Crudeli

“Quando il Milan vinceva una partita mi alzavo dalla mia postazione, correvo dietro di lui e gli urlavo nell’orecchio: “Forza Milan! Cooorrrnooo, Cooorrrnooo”. Questa scenetta, col suo cognome strillato, è diventata un leit motiv del nostro dualismo”. E chissà che da lassù ora Corno non gli stia rispondendo: “Guarda la classifica Crudeli, sei sempre sotto”.

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