Gli eSports Picchiaduro, dall’inglese ‘fighting game’, sono quei videogiochi che hanno come obiettivo quello di combattere contro gli avversari in scontri di lotta di vario tipo: dalle mischie con l’ausilio di armi alla sfida più classica ‘a mani nude’. Come distinguerli? Il primo modo riguarda sicuramente le forme di combattimento utilizzate (jeet kune do, muay thai, lotta libera, arti marziali, boxe, taekwondo). Anche la grafica aiuta (2D o 3D); infine, per come si svolge l’azione di gioco (picchiaduro a scorrimento o a incontri).
Facciamo chiarezza su queste due ultime distinzioni. Nei picchiaduro a scorrimento (dall’inglese side-scrolling beat ’em up) il gamer gestisce un personaggio che ha solitamente un numero limitato di mosse. Nella maggior parte dei casi ci si muove verso destra, ‘scorrendo’ i livelli senza poter tornare indietro (anche se in alcuni casi la direzione può cambiare e muoversi in profondità). Per sostenersi, il personaggio raccoglie del cibo nascosto e, nei momenti più critici, ha a disposizione una mossa speciale o un trucco magico che gli permette di colpire più nemici nello stesso momento.
Molti dei picchiaduro a scorrimento prevedono la cooperazione di due player, perché i nemici da combattere sono molti, alcuni davvero potenti. Generalmente i protagonisti devono portare in salvo una fanciulla rapita da una gang, o sgominare gruppi criminali/mostri. Di solito hanno grafica 2D e una visuale laterale. I più nostalgici li ricorderanno sicuramente nei nei cabinati da sala giochi “coin-op”. Tra i più conosciuti troviamo: Double Dragon, Altered Beast, Final Fight, Golden Axe (grafica 2D); Fighting Force, Tekken (grafica 3D).
I picchiaduro a incontri, invece, consentono al gamer di scegliere tra un’ampia gamma di protagonisti per combattere in una serie di incontri di arti marziali uno contro uno. Per conquistare la vittoria è necessario aggiudicarsi 2 round su 3. Ciascun personaggio ha le proprie caratteristiche di forza e agilità, e diverse mosse che gli consentono numerose varianti di attacco. È possibile, infatti, eseguire delle ‘combo‘ che metteranno k.o. l’avversario.
In casi particolari i protagonisti possono utilizzare delle tecniche speciali, con armi o arti magiche, come per esempio i ‘Super attacchi‘ che si possono sferrare solo quando la barra di energia è piena. La visuale è generalmente laterale, ma nei videogame 3D può spostarsi. Molto utilizzata è la possibilità di giocare in due, uno contro l’altro. Tra i più noti è impossibile non ricordare Street Fighter.
HF4