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Europei volley, la Germania spaventa l'Italia: vittoria Azzurra al tiebreak (con sofferenza)

Gli uomini di De Giorgi sfruttano a dovere il quinto set per vincere le resistenze tedesche. Il coach a fine gara: "Ne siamo venuti fuori con carattere, e questo è l’aspetto più positivo"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Lasciamo per strada i primi due set della campagna europea 2023, ma alla fine troviamo comunque il modo per arginare una Germania dura come il marmo. E forse questo due ore abbondanti di partita che chiudono la prima fase ci sono servite per farci stare un po’ più sull’attenti, cosa che non guasta pensando al fatto che contro i tedeschi l’Italia di Fefè De Giorgi ha trovato pane per i suoi denti.

Un avversario per nulla morbido, che dopo il ko con la Serbia ha fatto vedere di meritare comunque attenzioni, tanto da costringere gli Azzurri a spingersi fino al tiebreak per archiviare il discorso e poter cominciare davvero a pensare all’ottavo di finale con la Macedonia del Nord, che cedendo nettamente per 3-0 contro la Repubblica Ceca è scivolata in quarta posizione nella Pool C, quella che incrociare le formazioni provenienti dalla Pool A (vedi l’Italia).

Furia tedesca, rimonta Italia

De Giorgi faceva bene a non fidarsi troppo di una Germania cresciuta tanto in corso d’opera. Per questo ha mandato in campo il sestetto titolare sin dal primo scambio di serata, dunque accantonando il proposito di ruotare gli effettivi come accaduto ad esempio con la Svizzera, quando aveva rivoluzionato la batteria dei centrali dando spazio a Mosca e Sanguinetti.

Stavolta tocca di nuovo a Galassi e Russo, ma a faticare tanto è la ricezione, con Balaso che prova a salvare la baracca e soprattutto Michieletto in netta difficoltà. Così la Germania nel primo set impiega un amen per scappare via, costringendo l’attacco italiano a cercare colpi non scontati.

A cambiare le carte in tavola ci pensa Galassi con un ace e un muro che valgono oro colato, ma anche Russo nel finale di parziale si mostra implacabile, contribuendo a chiudere la pratica sul 25-22.

Secondo set alla Germania

Nel secondo set però è sempre la Germania a menare le danze: l’Italia fa capire di non essere troppo avvezza a inseguire e fatica a riportarsi a contatto, anche se sul 20-19 (con Lavia molto cercato da Giannelli) il peggio sembrerebbe essere passato.

Stavolta però la logica non va di pari passo con la realtà: Reichert con un ace rispedisce avanti i tedeschi e Karlitzek (due volte) mette a terra il pallone che vale l’1-1, costringendo De Giorgi a mischiare un po’ le carte.

Terzo set azzurro

Tocca a Sbertoli scuotere i compagni (Giannelli si siede in panca), che in avvio di terzo set mostrano il loro lato migliore a muro e al servizio, scappando sul 7-1.

I tedeschi però fanno come le formichine: due ace di Tille e altrettanti di Reichert (a fine serata saranno 13 quello di squadra) contribuiscono a riportarli addirittura in parità a quota 13, ma a quel punto ci pensa Romanó a rimettere le cose a posto, con Michieletto che stampa un muro fondamentale per spedire l’Italia al riparo da brutte sorprese.

Quarto set, pesante 25-14

Nel quarto parziale però le cose prendono di nuovo una brutta piega: dalla linea dei 9 metri la Germania le attacca tutte e diventa complicato per la ricezione azzurra tenere botta.

Fefè rimette dentro anche Rinaldi (Bottolo non ingrana), ma non c’è modo di arginare l’ondata teutonica che infligge all’Italia un pesante 25-14.

Il tie break ci esalta

Nel tiebreak però le percentuali in attacco tornano a salire: anche Michieletto, ancora un po’ troppo discontinuo per i suoi standard, comincia a martellare e tutta la buona volontà del mondo non basta alla Germania per restare ancora in scia.

Sbertoli al servizio risponde pan per focaccia e in qualche modo il 15-12 finale esalta la voglia di non mollare mai di una nazionale che pure ha capito che all’Europeo è sempre bene non scherzare troppo con il fuoco.

De Giorgi è contento

Alla fine per il più contento, strano ma vero, sembrerebbe essere proprio De Giorgi. Che benedice le difficoltà e soprattutto la capacità della squadra di reagire ad esse.

Ne siamo venuti fuori con carattere, e questo è l’aspetto più positivo della serata. Ci serviva questo tipo di partita, credo che ne usciamo rafforzati nella convinzione di poter aggirare anche gli ostacoli più duri. Detto questo, merito alla Germania per aver servito in maniera straordinaria, tirando forte e variando i colpi. Noi non siamo state così continui alla battuta e alla fine la differenza un po’ si è notata.

Forse in certi frangenti siamo stati anche troppo precipitosi, però ho visto lo spirito giusto e chi è entrato ha portato mattoni alla causa. Mi spiace solo un po’ per Bottolo, che sentiva tanto questa partita, è entrando come uno che voleva spaccare il mondo e così facendo ha perso un po’ di lucidità nelle giocate. Ora ci riposiamo e poi pensiamo alla Macedonia del Nord, squadra da non sottovalutare.

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