Nonostante i nove mesi di squalifica inflitti dalla Commissione Disciplinare, Evgeny Rylov ha voluto sfidare la FINA, scendendo in vasca per i campionati nazionali russi di nuoto.
Ma cosa aveva portato la Commissione a prendere una decisione tale nei confronti del campione russo? Ecco spiegato: lo scorso 20 aprile la Federazione aveva squalificato Rylov per nove mesi, inibendolo dalle gare professionistiche dopo la sua partecipazione ad un evento pro-guerra e pro-Putin andato in scena allo stadio Luzhniki di Mosca il 18 marzo scorso.
Rylov, oltre ad essere un nuotatore di primissimo piano ricopre il ruolo di sergente maggiore della polizia del dipartimento di Mosca, e questo fatto è risaputo da tutti in Russia. A causa però di questa grave infrazione, rischia di subire un prolungamento della squalifica.
Questo il comunicato con cui la FINA prende atto della condotta del nuotatore: “La FINA è consapevole del fatto che Rylov ha gareggiato ai Campionati russi questo fine settimana e ha avviato una revisione interna per accertare se le sanzioni o le regole della FINA sono state infrante. L’esito di questa revisione sarà annunciato a tempo debito”.