Sebastian Vettel è tornato a parlare del suo addio alla Ferrari a fine stagione in un’intervista alla Bild. Il pilota tedesco ha rifiutato categoricamente qualsiasi confronto e paragone con Michael Schumacher, che a fine 2006 lasciò il Cavallino e si prese alcuni anni di pausa, prima di tornare nel circus al volante della Mercedes: “Non credo che paragoni come questo aiutino“, ha sbottato il quattro volte campione del mondo, che alla Ferrari ha vinto 14 gare ma nessun Mondiale.
“Non si può paragonare la mia situazione a quella di Michael di allora”, ha dichiarato Vettel, che nella prossima stagione guiderà l’Aston Martin, l’attuale Racing Point. “In primo luogo, è stato un momento diverso. In secondo luogo, è una squadra diversa ma la cosa più importante è che Schumacher aveva un’età diversa quando è arrivato alla Mercedes e in precedenza si era preso una pausa di tre anni. Io sono nel bel mezzo di tutto e sto cambiando squadra”.
Vettel spiega così la sua scelta: “La trasparenza e la chiarezza erano ciò che contava per me. L’ambizione è necessaria e gli obiettivi sono necessari. Gli obiettivi di Lawrence Stroll sono allineati con i miei. Ha le idee chiare su cosa vuole ottenere e questo mi ha colpito molto. Ma è chiaro che non ci saranno subito grandi salti”.
Il driver tedesco chiarisce che non è “ancora coinvolto con la Racing Point né partecipo a nessun incontro per progettare la nuova vettura. Non mi è nemmeno permesso farlo. Sono ancora un dipendente della Ferrari”.
Il ricordo di Schumi a Maranello: “Avevo 8-9 anni e sono stato portato in Italia per fare un po’ di pratica con i kart. Che emozione vedere Schumi sfrecciare mentre lo guardavo da dietro la recinzione”.