Niente tuta e niente casco, nemmeno cappellino d’ordinanza per il paddock. Ma elegante sopra ogni cosa. Proprio come quel giorno, quella mattina uggiosa di gennaio in cui si presentò in piazza Ferrari a Maranello vestito di tutto punto accanto alla F40 per iniziare la sua esperienza in rosso. Lewis Hamilton sempre più icona di stile. In smoking è comparso sulla copertina di Vogue US, secondo uomo nella storia dopo Harry Styles.
Un traguardo che va di pari passo con la voglia del 7 volte campione del mondo di emergere. In ogni ambito, anche nel vestiario. quella voglia che ora il pilota inglese sta cercando di mettere nella sua avventura con la Ferrari non partita nel migliore dei modi e che a Jeddah per il Gp di Arabia Saudita segna uno snodo importante dopo mille critiche e polemiche
- Hamilton, in Arabia prova d'appello: serve una svolta
- Hamilton sulla copertina di Vogue, messaggio di coraggio
- Hamilton icona di stile: co-presidente del MetGala 2025
Hamilton, in Arabia prova d’appello: serve una svolta
Le parole al miele di questo inverno su quanto fosse bello guidare una Ferrari, su quanto la SF-25 si potesse adattare al suo stile di guida sono svanite in un amen. Sono bastate 4 gare a far perdere tutte le sicurezze a Lewis Hamilton. Tutto l’entusiasmo, tutto l’ottimismo, tutto l’happening dell’arrivo in rosso gettato alle ortiche. Se si esclude la parentesi circoscritta della Sprint in Cina, miracolo irripetibile, il pilota inglese è andato in crisi praticamente in tutte le qualifiche e in tutte le gare sin qui disputate anche se in Bahrain qualche bagliore di speranza si è visto a metà gara.
“Non è facile cambiare le proprie abitudini dopo così tanto tempo“. Parole e musica di Hamilton. Che dopo il Gran Premio del Bahrain è uscito ancora di più allo scoperto sui problemi che stanno rendendo deludente il suo inizio di stagione con la Ferrari. Il 7 volte campione del mondo ha messo il dito nella piaga. A fare endorsement dei propri problemi: “Ho guidato nello stesso modo per molti anni. Ora mi trovo su una vettura completamente diversa, che richiede un approccio differente”. Ma anche a trovare uno spiraglio: “Ora ho capito in quale direzione andare”. Ed allora da Jeddah speriamo di cominciare a vedere il vero Lewis.
Hamilton sulla copertina di Vogue, messaggio di coraggio
“Sarà un momento epocale. Una testimonianza della nostra eredità. Un messaggio che non può essere cancellato”. Così Lewis Hamilton appare con una foto in bianco e nero e vestito di tutto punto in smoking, sulla copertina di Vogue US. Se in pista il pilota della Ferrari è andato sempre oltre il limite, con il passare degli anni ha saputo fare la stessa cosa anche fuori. Imponendosi anche in quell’ambito con il suo stile, senza restare imbrigliato nelle dinamiche tipiche della F1.
Hamilton icona di stile: co-presidente del MetGala 2025
Da oramai diversi anni Lewis Hamilton ha intrapreso un grosso impegno sociale dentro e fuori dalla F1. Questa sua intensa attività ha portato a diverse investiture e riconoscimenti a livello mondiale. L’ultimo arriva proprio dagli Stati Uniti dove riprenderà il Mondiale dopo questa sosta autunnale. Hamilton è stato nominato
co-presidente del Met Gala 2025, un evento mondano annuale di raccolta fondi a beneficio del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York organizzato dal 1948.
Il sette volte campione del mondo, futuro pilota della Ferrari, collaborerà con diverse altre star, LeBron James, Pharrell Williams, Colman Domingo, A$AP Rocky e Anna Wintour, per inaugurare una mostra che celebri lo stile “black” dal XVIII secolo ai giorni nostri. Il tema dell’evento, “Superfine: Tailoring Black Style”, celebra il Black dandyism e l’eleganza Black come forma di resistenza, identità e affermazione. Sulla scia dell’omicidio di George Floyd, negli Stati Uniti, nel 2020, Hamilton è diventato uno dei portabandiera della protesta Black Lives Matter inginocchiandosi prima di ogni gara sulla griglia di partenza dei vari Gp.