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F1, Horner parla da “padrone Red Bull”: il messaggio a Verstappen sul futuro e il rapporto con Marko

Christian Horner, nonostante lo scandalo che lo ha coinvolto, rimane fermamente al comando delle operazioni in casa Red Bull. Il team principal fa chiarezza su Max Verstappen e sul rapporto con Marko

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Storie tese in casa Red Bull? Ci pensa Christian Horner. Il team principal della scuderia che anche in questa stagione sembra destinata a dominare il mondo della F1 non dà la sensazione di essere un uomo in bilico, anzi. Da Jeddah le sue parole risuonano forti e chiare dando la sensazione che il suo futuro nella casa del Toro sembra essere più stabile che mai, a dispetto delle voci e di quanto successo nell’ultimo periodo.

Horner glissa sul futuro di Verstappen

Christian Horner non affronta l’argomento Verstappen in maniera diretta. Le sue parole sul campione del mondo però sembrano arrivare con un messaggio piuttosto chiaro: la squadra prima del singolo. Nel corso di alcune dichiarazioni raccolte da Motorsport sembrano piuttosto evidenti le motivazioni del team principal della Red Bull: “Sono sicuro che qualsiasi squadra vorrebbe avere Max nel paddock, come ha detto lo stesso Toto i migliori piloti vogliono le migliori macchine. Noi siamo una squadra e Max ha conquistato la vittoria numero 56 della sua carriera e il 100esimo podio, tutti con la Red Bull”.

Horner esalta il lavoro di tutti: “Credo che nella squadra tutti svolgano un lavoro eccezione ed è una cosa che vale per tutti e 22 i diversi dipartimenti della Red Bull Racing. Se solo uno di questi gruppi non fosse perfetto non vedremmo certe prestazioni. Poi se un pilota deciderà di andare da un’altra parte…andrà da qualche altra parte ma francamente non vedo alcun motivo per lasciare questa squadra”.

Horner e il rapporto con Verstappen

Le parole di Horner su Verstappen sembrano essere un messaggio molto chiaro e lasciano uno spiraglio e forse anche qualcosa di più alla Mercedes: “Non puoi obbligare una persona a essere parte di un gruppo solo per un pezzo di carta. Se qualcuno decide di non voler far più parte di questa squadra non puoi costringerlo a restare contro la sua volontà e questo vale pe tutti i ruoli. Max ha impegno e passione, è qui da quando aveva 18 anni e non ho il minimo dubbio su questo”.

Red Bull, la posizione di Helmut Marko

Le recenti vicende che hanno visti protagonisti lo stesso Horner ma anche Helmut Marko non sembrano aver scalfito la serenità all’interno del team Red Bull e la capacità di competere ai massimi livelli e vincere: “Siamo concentrati unicamente sull’obiettivo di vincere le gare ed è quello che sappiamo fare. Ovviamente sono consapevole di tutto ciò che è successo nelle ultime settimane ma non ha distratto la squadra dal lavoro. Ora ci sono speculazioni su Helmut. Io vorrei chiarire che non lavora per me, non è un dipendente della Red Bull Racing ma della Red Bull Gmbh. Il mio rapporto con lui non è un problema, è sempre stato molto schietto e sono sicuro che da parte sua ci sia volontà di continuare a rimanere nel team”.

Poi continua: “Le voci in merito a una sua sospensione ci hanno sorpreso. Conosco Helmut dal 1996 e ha avuto un ruolo importante e che si è andato evolvendo nel corso degli anni. Posso dire che all’età di 81 anni è ancora motivato dalla Formula 1 ed è una cosa positiva”.

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