L’annullamento del GP dell’Emilia Romagna, stante la dolorosa vicenda alluvioni, ha ridotto il calendario 2023 a 22 tappe, perché a inizio anno è saltato l’appuntamento con Shangai per il Covid – 19.
Il tema principal della Red Bull Chris Horner, che quando ha intrapreso l’avventura al muretto della Scuderia campione in carica era impegnato per 19 GP, ha rilasciato al ‘Financial Times’ un parere negativo sulla densità del calendario: “Ventitre gare sono una quantità pazzesca di corse e chilometri; penso sia meglio avere una concorrenza per le sedi, piuttosto che continuare ad aggiungere altre sedi, perché si arriva a un punto di rottura dal quale non mi sembra siamo troppo lontani“.
Horner delineava a 18 appuntamenti il numero di corse ideale oppure ventilava una rotazione del personale per evitare di spingere al limite i lavoratori, costretti a un impegno stressante: “Il problema è che Stefano si presenta e dice – Forse non possiamo andare a Silverstone, o – Monza sembra un poco traballante, e poi ‘Non possiamo perdere Monaco, e infine – Ok, andremo a Las Vegas; Miami? Va bene, andremo lì, proponendo grandi luoghi e grandi gare cui è difficile dire no. Il programma delle trasferte è brutale“.