L’auspicio è che, oltre a essere bella, sia anche veloce e affidabile: la SF-24 è la vettura alla quale i milioni di tifosi e appassionati Ferrari sparsi in tutto il mondo affidano le loro speranze di tornare a issare la bandiera rossa sul tetto del mondo, un auspicio condiviso da Charles Lerclerc e Carlos Sainz che la guideranno nel corso di un mondiale che pure vivrà con la spada di Damocle in testa di quel che avverrà nel 2025, con il popolo della Formula Uno impaziente di vedere Lewis Hamilton al volante di una Ferrari. Le distrazioni non mancheranno, così come non mancano i dettagli sulla nuova rossa, decisa a fare meglio rispetto alla vettura che l’ha preceduta.
- La scheda tecnica di telaio e carrozzeria
- La scheda tecnica della power unit e la parte ERS
- Le novità più rilevanti tra aerodinamica e passo
- Sainz il primo a scendere in pista: il video
La scheda tecnica di telaio e carrozzeria
Il video di due minuti utilizzato per presentare la vettura ha dato modo di individuarne già alcuni particolari e dettagli tecnici, sebbene le novità più rilevanti arriveranno soltanto a partire dai primi test in pista (la settimana prossima si correrà in Bahrain per un primo confronto con le altre vetture: appuntamento dal 21 al 23 febbraio).
La SF-24 si compone di un telaio realizzato in materiale composito a nido d’ape in fibra di carbonio, con protezione halo per l’abitacolo. In fibra di carbonio sono anche la carrozzeria e il sedile dell’abitacolo. Il cambio longitudinale è a 8 marce più retro, mentre il differenziale posteriore è a controllo idraulico.
Come da abitudine, Brembo sarà partner dell’area freni: quelli montati sono a disco autoventilante in carbonio, con sistema elettronico sui freni posteriori. Le sospensioni anteriori sono a puntone (schema push-rod), quelle posteriori a tirante (pull-rod). Le ruote sono a 18” (sia anteriori che posteriori). Il peso complessivo della vettura non supera gli 8 quintali al netto di acqua, olio e pilota.
La scheda tecnica della power unit e la parte ERS
Passando alla power unit, denominata 066/12, la cilindrata sarà di 1.600 cc, con una capacità massima di 15.000 giri e una sovralimentazione Turbo. La portata massima della benzina di 100 kg/hr, la configurazione del motore un V6 90° a 6 cilindri, con 4 valvole per ciascun cilindro. L’iniezione è diretta fino a un massimo di 500 bar.
Il sistema ERS (quello che recupera energia con motogeneratori elettrici) si compone di un parco batteria in ioni di litio del peso massimo di 20 kg, con un’energia per batteria di 4 MJ. La potenza massima MGU-K è di 120 kW a 50.000 giri, mentre la potenza massima MGU-K raggiunge i 125.000 giri.
Le novità più rilevanti tra aerodinamica e passo
Il progetto tecnico è stato affidato a vari ingegneri per ognuna delle parti della vettura. Enrico Cardile ha curato la parte telaistica, Diego Tondi quella aerodinamica ed Enrico Gualteri la power unit. E la sensazione, da confermare nei prossimi test (le foto per ora lasciano il tempo che trovano), va nella direzione di un deciso cambio rispetto al passato, avvicinando la Ferrari nel solco già tracciato da RedBull.
Tra l’altro alla realizzazione dell’auto ha partecipato attivamente anche Rory Byrne, soprattutto per quel che riguarda la conformazione del musetto e la ridefinizione della by-pass duct, confermata anche nel nuovo concetto aerodinamico.
Tra le novità la presenza di fiancate spioventi posteriormente, ridotte nella loro sezione verticale con una forte inclinazione dei pacchi radianti. Lo smaltimento del calore avverrà attraverso uno sfogo posteriore orizzontale, mentre la sezione inferiore intorno alla scatola del cambio sarà molto più stretta e corta rispetto alla versione 2023.
La presentazione della nuova Ferrari
Sainz il primo a scendere in pista: il video
Il primo a scendere in pista, intorno alle 13, è stato Carlos Sainz, che ha avuto l’onore di effettuare i giri di lancio per lo shooting fotografico e video. Tanta curiosità ma anche molta prudenza in casa Ferrari, memori forse dei risultati non troppo esaltanti delle ultime annate, dominate da RedBull.
Ma in qualche modo le indiscrezioni dei giorni passati indicavano proprio in una sorta di “rincorsa” alla vettura del marchio austriaco le scelte legate alla realizzazione tecnica della nuova rossa, che potrebbe somigliare tanto nella forma quanto nella sostanza alla vettura guidata da Max Verstappen. Anche se poi un confronto reale potrà avvenire soltanto nei test in Bahrain, sede peraltro anche della gara inaugurale in programma domenica 3 marzo.