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F1 pagelle GP Giappone, Verstappen 10 si riprende tutto: Ferrari torna sulla terra, Sainz certezza, Leclerc a handicap, Hamilton allo sbando

Voti, pagelle, top e flop in salsa made in Japan dal Gran Premio del Giappone quinta tappa del Mondiale di F1: Vertappen è tornato a dettare legge alla faccia della crisi Red Bull, la Ferrari è tornata sulla terra

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Alla faccia della crisi. Max Verstappen è tornato a dettare legge così la Red Bull a fare doppietta. Anche la Ferrari è tornata, ma sulla terra dopo l’exploit australiano. Suzuka come l’anno scorso ha “normalizzato” i valori in campo e le prestazioni della rossa, veloce ma non velocissima, bravi Sainz e Leclerc a giocare sulla strategia per restare davanti al resto del mondo sperando in piste migliori e in altre giornate storte dei tori rossi. Per il resto spiace vedere mestamente così indietro Lewis Hamilton ma tant’è per il promesso sposo Ferrari.

Il solito menù ricco che ritroveremo tra i “top e flop” della domenica made in Japan impressi anche sulle nostre pagelle rigorosamente “all you can eat”.

F1, pagelle Gran Premio di Giappone

  • Max Verstappen (Red Bull) 10: il viso sornione di chi sapeva che Melbourne era stata una parentesi nera come il fumo dei freni della sua Red Bull. Ha spazzato via i dubbi in un amen, il tempo di fare l’ennesima pole e di vincere a mani basse la terza gara. La festa per il 4° mondiale è già prenotata ma ogni tanto fa bene illudere noi e gli avversari.
  • Carlos Sainz (Ferrari) 8: lo spagnolo è una sicurezza più di una cassaforte di ultima generazione. Non c’è appendicite che tenga, anche a Suzuka tira fuori il massimo dalla sua SF-24 e da se stesso. Ogni sua gara di sostante è una frecciata indiretta a chi gli ha preparato le valigie. Senza il forfait in Arabia sarebbe in lotta con Max. Che hombre!
  • George Russell (Mercedes) 7: fa a sportellate quando serve, si mette dietro nel finale una McLaren, non da poco per questa Mercedes a rilento, e batte ancora una volta il pluricampione compagno di scuderia, ma questo oramai fa sempre meno notizia ahinoi.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 5/8: la gara è di quelle che vanno premiate, parte 8° e arriva a sfiorare il podio con un’unica sosta ma al monegasco vanno tirate le orecchie per l’ennesima qualifica opaca che pregiudica la sua gara e gli fa perdere per la terza volta il confronto col compagno battuto solo a Jeddah quando quello stava in sala operatoria… sveglia Charles!
  • Lando Norris (McLaren) 7,5: “prima o poi batterò le Ferrari” è una sorta di mantra per l’inglese che ancora una volta si deve inchinare alla forza delle rosse ma compie un’altra gara nelle posizioni di testa
  • Fernando Alonso 7: batte una McLaren, finisce davanti alle Mercedes, resta attaccato con le unghie e con i denti alle prime posizioni. Non è come l’anno scorso costantemente sul podio ma sapeva lui stesso che quella congiuntura non si sarebbe ripetuta. Ma dà la paga a molti più giovani di lui, un leone!
  • Alexander Albon (Williams) 3: ha su il telaio di Sargeant, al netto delle responsabilità, si potrebbe sempre dire che la colpa dell’incidente al via è dell’americano, tanto volta più, volta meno… e pensare che qualcuno ha pensato che durante la bandiera rossa qualcuno in Williams avrebbe fatto scendere Logan dalla monoposto integra per darla ad Albon…
  • Daniel Ricciardo (Alfa Romeo) 4: anche qui, al netto delle responsabilità dell’incidente, per il buon vecchio Daniel doveva essere il Mondiale del rilancio per giocarsi la chance Red Bull, mai inizio di stagione è stato più scalognato. Urge capatina a Lourdes prima della Cina altrimenti Lawson scalpita.
  • Lance Stroll (Aston Martin) 4: ahivoglia a fare sorpassi in gara se poi in qualifica non passi nemmeno la Q1 con quel po-po di macchina che ti ritrovi. Il confronto col vecchio Nando compagno di box è sempre impietoso.
  • Alpine 2: come i piloti Gasly e Ocon costretti a subire soprassi a profusione da tutti o quasi i colleghi, persino Sargeant gli ha passati ad un certo punto. Mestizia…
  • Sargeant (Williams) 4: ok che sei l’ultima ruota del carro in tutti i sensi, ma fare una gara senza un errore sarebbe già un buon punto di partenza ed invece lui dopo una corsa anonima si prende un po’ di ribalta, forse invidioso di Albon, facendo un po’ di rally nella sabbia giapponese e rientrando in retromarcia come tutti noi fuori al garage di casa. Mito!

GP Giappone pagelle top: Tsunoda profeta in Patria, 10 e lode!

Settimo in Australia, decimo in Giappone in casa sua senza ritiri eccellenti davanti a lui. Qualcuno deve pur dirlo. Il giapponese va forte, urla nei team radio, crea tanta simpatia pensando all’iconografia manga nipponica ma quando cala la visiera è molto di molto veloce. Merita tutti gli applausi del Sol Levante. E se fosse lui il prossimo compagno di Verstappen in Red Bull? Meditate gente…

GP Giappone pagelle flop: salvate il soldato “rosso” Hamilton

Spiace vederlo nelle retrovie, ancor di più sapendo che il prossimo anno guiderà una Ferrari. Spiace sentirlo via radio proporre lui di lasciare la posizione a Russell più veloce alle sue spalle come un gregario, un Bottas qualunque. Che fine ha fatto il vero Lewis Hamilton? Forse è già a Maranello a lavorare per la rossa, quello in Mercedes è un replicante rettiliano. Non deve esserci spiegazione…

F1, prossima gara: si resta in Oriente, tra due settimane in Cina

Continua il giro del mondo lontano dall’Europa per la F1. Dopo Bahrain, Arabia, Australia e Giappone si resta in Oriente ma si vola a Shanghi dove si correrà il Gran Premio di Cina quinta prova del Mondiale. Ma prima un’altra settimana di sosta.

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