Se quanto successo a Silverstone, con il contatto di fuoco tra Lewis Hamilton e Max Verstappen e le polemiche furibonde proseguite per due settimane, aveva preparato a una seconda parte di stagione incandescente per il Mondiale 2021 di Formula 1, che dire dell’andamento del Gp d’Ungheria, ultima corsa prima della pausa estiva?
La pole position numero 101 in carriera di Lewis Hamilton sembrava far pensare al solito duello tra l’inglese e l’olandese, ma quanto successo al primo giro sull’Hungaroring ha stravolto le carte disegnando un Gp folle, conclusosi con il più inatteso dei podi.
Prima la Alpine di Esteban Ocon, al primo successo in carriera, secondo il redivivo Sebastian Vettel su Aston Martin e terzo Lewis Hamilton, davanti alla Ferrari di Carlos Sainz e all’altra Alpine di Fernando Alonso.
I 15 punti raggranellati permettono all’inglese di andare in vacanza da primo in classifica, visto il decimo posto di Max Verstappen, che porta a casa un solo punticino e che era partito con otto lunghezze di vantaggio e ora a -7 dal rivale.
Già, la partenza. La gara di fatto si è decisa in quel momento con l’incredibile carambola innescata da un errore di Valtteri Bottas. Il finlandese della Mercedes ha perso il controllo dell’auto in frenata andando a colpire la McLaren di Lando Norris e a scatenare un incredibile effetto domino costato il ritiro anche alla Ferrari di Charles Leclerc, all’Aston Martin di Lance Stroll e alla Red Bull di Sergio Perez.
Inevitabile bandiera rossa e ripartenza con scenario da film: il solo Lewis Hamilton in griglia e gli altri a partire dai box dopo aver effettuato il pit stop e aver montato gomma intermedia.
Il campione del mondo ha invece scelto di rientrare dopo la ripartenza, con il risultato di venire sfilato dagli altri piloti.
A quel punto l’inglese della Mercedes ha iniziato il suo Gp nel Gp, rimontando posizioni su posizioni grazie a giri veloci in serie: i sorpassi più difficili, su un circuito dove è tutto meno che facile sopravanzare gli avversari, sono stati effettuati su Fernando Alonso e sulla Ferrari di Sainz, beffata a quattro giri dalla fine.
Alla fine il weekend è stato positivo per le Rosse grazie al quarto posto di Sainz, mai in gara per la vittoria, ma favorito dalle disgrazie altrui che gli hanno permesso di risalire dalla 12a posizione della partenza.
Ocon, partito ottavo, non ha mai tremato, sfruttando bene l’occasione e disinteressandosi alla lotta tra Hamilton e Verstappen, sublimata dal sorpasso piazzato dall’inglese dopo i rispettivi pit stop del 20° e 21° giro. Per il francese secondo podio in carriera e primo successo in 78 Gp.
La top ten
1 E. Ocon (Alpine)
2 S. Vettel (Aston Martin)
3 L. Hamilton (Mercedes)
4 C. Sainz (Ferrari)
5 F. Alonso (Alpine)
6 P. Gasly (AlphaTauri)
7 Y. Tsunoda (AlphaTauri)
8 N. Latifi (Williams)
9 G. Russell (Williams)
10 M. Verstappen (Red Bull)