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F1, potenza e velocità: la nuova Ferrari fa già sognare i tifosi

In attesa della presentazione ufficiale del 14 febbraio e dei test privati di fine gennaio a Fiorano le indiscrezioni sulla 675 fanno sognare tifosi e piloti

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L’inizio della stagione 2023 di Formula 1 è ancora lontano. I semafori si spegneranno per la prima volta solo il 5 marzo in Bahrain e prima di quella data si dovrà assistere alle presentazioni ufficiali delle varie monoposto e soprattutto ai test in Bahrain, previsti tra il 23 e il 25 febbraio.

Saranno proprio quelli gli unici riferimenti che addetti ai lavori e appassionati potranno prendere in considerazione prima che si cominci davvero a fare sul serio. Decisamente troppo poco, pertanto non resta che aggrapparsi alle indiscrezioni in arrivo dalle gallerie del vento e dalle sezioni power unit delle varie scuderie.

Ferrari 675: il 14 febbraio la presentazione della nuova monoposto

In casa Ferrari i tifosi hanno cerchiato, ovviamente in rosso, la data del 14 febbraio: quello del 2023 sarà infatti un San Valentino di speranza perché quel giorno verranno presentate le monoposto che con Charles Leclerc e Carlos Sainz al volante dovranno cercare di riportare il titolo mondiale a Maranello dopo 16 anni di attesa o quantomeno provare a lottare fino alla fine per farcela a differenza di quanto accaduto nel 2022, quando i sogni di gloria si sono spenti per svariati motivi già prima dell’estate.

Sarà, quella, anche l’occasione del debutto ufficiale di Frédéric Vasseur come nuovo team principal e general manager della Rossa al posto di Mattia Binotto. L’ingegnere francese, già operativo dal 9 gennaio, si è trovato a battezzare una monoposto che era di fatto già bella e pronta prima del suo sbarco in Italia. Ma come sarà la nuova Ferrari, che nascerà con il nome di progetto 675? Al di là della veste estetica, che ha sempre un ruolo importante almeno all’inizio, le voci sulle caratteristiche della monoposto già si rincorrono da settimane.

F1, la Ferrari a caccia di affidabilità: attesa per i test di Fiorano

Detto delle variazioni regolamentari che si vedranno nel 2023, assai meno rivoluzionarie rispetto a quelle che hanno accompagnato l’inizio della scorsa stagione, ma comunque da non sottovalutare nell’ottica dell’equilibrio complessivo della vettura, si è già detto di come la forma scavata nella parte posteriore sia destinata a migliorare l’indirizzo dei flussi a difesa del fondo. Inoltre, si sa già che la nuova power unit, che sarà montata anche sulle monoposto “sorelle” di Alfa Romeo e Haas, sarà un’evoluzione di quella utilizzata lo scorso anno. Se questa sia o meno una buona notizia lo si saprà tra qualche tempo, ma dl resto in epoca di sviluppi bloccati ai motori fino al 2025 non ci si poteva aspettare una rivoluzione anche se le preoccupazioni sono d’uopo ripensando ai problemi di affidabilità palesati nella prima parte di stagione, poi in parte rientrati.

Il lavoro svolto durante l’inverno ha visto gli ingegneri lavorare sul fronte della potenza, fattore come noto e ribadito più volte da Binotto durante il Mondiale 2022, sacrificato lo scorso anno proprio in nome di quell’affidabilità poi non avuta. Insomma, un cortocircuito vero e proprio, che secondo quanto trapela non sarebbe ancora stato risolto, dal momento che la prima versione di Power Unit 2023 non ha ancora percorso un numero di chilometri sufficienti per far pensare di pianificare una stagione con solo tre motori endotermici e il numero di componenti richiesti dal regolamento. Sarà quindi un inizio di 2023 “in difesa”? Si vedrà, nulla è ancora deciso, ma dall’altra parte va detto che a differenza dello scorso anno questa volta lo sviluppo non si arresterà durante il Mondiale, quindi non si esclude che l’affidabilità possa crescere di GP in GP. In tal senso se ne saprà di più dopo i tre giorni di test in programma a Fiorano tra il 24 e il 26 gennaio, con al volante Leclerc e Sainz oltre ai collaudatori ufficiali 2023 Robert Shwartzman e Antonio Giovinazzi, test che però sono minacciati dall’incognita maltempo.

La nuova Ferrari fa sognare: altri passi avanti nell’aerodinamica

Dall’altra parte, a far sognare sono alcuni dati esclusivi riportati da ‘La Repubblica’, secondo la quale in base a quanto emerso al simulatore la Ferrari 2023 sarebbe già mezzo secondo più veloce della F1-75, la vettura 2022. Indiscrezioni da prendere con le molle, ma Leclerc, al pari di Sainz, Shwartzman e pure Giovinazzi e l’altro collaudatore Fuoco, avrebbero constatato proprio al simulatore, scenario confermato anche da ‘La Gazzetta dello Sport’, i passi avanti compiuti sul piano dell’aerodinamica, già uno dei punti di forza del 2022, e della gestione degli pneumatici.

Un aspetto importante in vista del fatto che nel 2023 Pirelli introdurrà nuove mescole che dovrebbero ridurre il sottosterzo. Tali scenari, se confermati, farebbero felice soprattutto Charles Leclerc, il cui stile di guida si adatta particolarmente ad una monoposto veloce, performante in trazione come nei rettilinei e gentile con le gomme.

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