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Ferrari, Lapo e John Elkann celebrano Sainz in Messico ma scoppia il caso: l'addio tra rimpianti e dubbi su Hamilton

La vittoria sfolgorante della Ferrari in Messico ha evidenziato la classe di Carlos Sainz che invece andrà via da Maranello a fine stagione. Sarà la scelta giusta quella di puntare su Hamilton. Intanto gli Elkann celebrano il successo della rossa

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ferrari forza cinque. Non succedeva da tanto tempo di festeggiare 5 successi della rossa in una stagione. A calare il pokerissimo per Maranello ci ha pensato un Carlos Sainz in formato extralusso nel Gran Premio del Messico. Un week end perfetto per lo spagnolo che ha messo insieme pole position e vittoria mai in dubbio. Tutto il mondo Ferrari ha festeggiato a cominciare da John Elkann presente nei box del cavallino rampante insieme a suo cugino Lapo e che ha celebrato il driver madrileno. Ma c’è un dubbio che da ieri attanaglia un po’ tutto il popolo ferrarista. E’ giusto perdere un pilota come Sainz? Il Lewis Hamilton attuale, al di là del pedrigree, può competere?

Magistrale Carlos Sainz: vittoria trionfale in Messico

Una gara che ha rasentato la perfezione in un week end da grande campione. Questo è stato il Gran Premio del Messico vinto in modo trionfale da Carlos Sainz. Unito neo o meglio intoppo della suo fine settimana messicano la partenza. Che era oggettivamente difficile, seppur dalla pole conquistata con un gran giro, considerando quel lungo rettilineo da fare senza nessuna scia.

Lo spagnolo ha ingoiato il sorpasso di Verstappen, è andato lungo, è rientrato, ha ceduto la posizione e durante la safety car per l’incidente di Tsunoda, ha meditato la giusta riscossa che si è concretizzata alla ripartenza, al giro 9 con una manovra entusiasmante che non ha lasciato replica all’olandese spiazzato da cotanta decisione e superiorità. Tanto poi da innervosirsi e andare al limite con Norris con tanto di doppia penalità.

Da lì in poi la gara di Sainz è stata una cavalcata trionfale verso la vittoria con un passo impossibile per tutti, da Leclerc a Norris, sempre in controllo del ritmo lo spangolo, capace come pochi di gestire le gomme. Voleva un’ultima vittoria con la Ferrari, l’ha ottenuto e ora con 4 gare ancora da correre, l’idea è che quella in Messico possa essere la penultima…

Ferrari: che festa Sainz con Rebecca, Carlos senior ed Elkann

C’erano tutti nel box Ferrari a saltare di gioia quando Carlos Sainz ha tagliato il traguardo del Gran Premio del Messico trionfando sotto la bandiera a scacchi. Tripudio rosso con l’establishment al completo, da John Elkann che non ha disdegnato di abbracciare papà Carlos visibilmente emozionato a fine gara, al pari di Lapo Elkann che non si è contenuto nel cantare a squarciagola l’Inno di Mameli insieme a tifosi e meccanici della rossa.

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Senza dimenticare l’entourage del pilota spagnolo, come detto il papà sempre molto emozionato nonostante le tante vittorie alla Dakar e nel Mondiale Rally fino alla fidanzata Rebecca Donaldson, tanto bella quanto felice.

Ferrari e F1: giusto perdere un Sainz così? E la Williams gongola

La Williams si sfrega le mani. Guardare la gara di ieri spiega ancora meglio il minuto di applausi nella fabbrica di Grove quando James Vowles ha annunciato la sua firma del pilota spagnolo. Carlos Sainz è nel suo momento migliore come pilota. E se la Ferrari, almeno a parole, è convinta della scelta fatta, cioè lasciare andare Sainz per prendere Hamilton. Swap migliorativo comunque tutto da dimostrare in pista al di là del pedigree da 7 titoli mondiali del pilota inglese.

La F1 pure si interroga sul fatto che un pilota come Sainz non sia riuscito a trovare una degna collocazione dopo l’addio alla Ferrari. Nè Mercedes, nè Red Bull ma nemmeno Aston Martin che pure ha preso quel genio di Newey lo hanno preso in considerazione, e dire che Mercedes si affiderà a un esordiente assoluto, seppur di talento coma Kimi Antonelli; la Red Bull si ritrova un Perez in versione “paracarro” col contratto rinnovato e Aston Martin un “minus” ma figlio di papà come Lance Stroll. Insomma Williams ringrazia ma il circus perde un top driver per il prossimo anno se non di più.

Hill, Herbert, Ralf Schumacher… molti vecchi piloti, e alcuni moderni, non capiscono che la Ferrari si è lasciata scappare un pilota come Carlos, ancora giovane (30 anni), con esperienza in diversi team e motori come la Toro Rosso , Renault, McLaren o Ferrari e un atleta eretto. Con quattro vittorie e sei pole già in F1, nella ‘top 50’ della storia. “Carlos Sainz può fare la differenza con qualsiasi macchina, ecco perché lo abbiamo scelto. È una grande aggiunta a qualsiasi squadra,” dice l’uomo che sarà il suo nuovo capo alla Williams, James Vowles.

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