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F1 pagelle Gp Ungheria: Leclerc come Calimero, Sciarelli indaga su Hamilton e Verstappen, Piastri rasenta lo strike

Voti, pagelle, top e flop del Gp di Ungheria vinto da Norris che ha beffato Piastri, sul podio Russell. Leclerc sfortunato vede svanire la vittoria mentre Chi l'ha Visto indaga su che fine hanno fatto Hamilton e Verstappen. Premiati Alonso e Bortoleto

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Doveva, poteva finire in un trionfo rosso. Invece è stato un tonfo da 4 in pagella. Come la posizione di Leclerc che sa di cocente delusione per chi aveva fatto la bocca al ritorno alla vittoria, la prima della stagione. Ed invece è stato l’ennesimo smacco di un 2025 arduo. E non ditelo a Lewis Hamilton che non si è visto, perso nei vari trenini e incapace anche solo di fare un sorpasso. Nel mezzo la solita doppietta McLaren con Norris che ha beffato Piastri che ha provato a tamponare Norris. Tutto normale? Quasi come oramai vedere Bortoleto ancora a punti ma insolito come Verstappen nono. C’è da essere disorientati.

Questo e molto altro nei nostri personalissimi “top e flop”, le nostre pagelle rigorosamente magiare che anche quest’anno vi beccate per tutta la stagione, in salsa gulash prima di mettere pinne, fucile ed occhiali per andare al mare. C’è di peggio è vero ma anche di molto meglio.

GP Ungheria pagelle top: la grinta di Leclerc 9, la zingarata di Norris 10

Ci ha messo ancora una volta tutto, anche di più. Forse solo così si può anche giustificare quella rabbia gridata ai quattro venti in radio quando ha capito che il GP si stava trasformando da sogno in incubo. Charles ha fatto un gran week end, ha tirato fuori un giro magico per fare la pole. Ma poi si è inchinato, ancora una volta, ai problemi della macchina che fossero loro di gomme, di telaio, di gestione, boh oramai non si capisce più nulla, questa SF-25 ogni settimana ne ha una. Non prima però di aver sbatacchiato la porta in faccia a Russell, anche se inutilmente.

Lando si merita il volto alto, altissimo. Così come deve ringraziare Russell e Alonso che passandolo in partenza lo hanno “costretto” a fare una scelta diversa di strategia differenziandosi da Piastri e Leclerc, di fatto la mossa vincente. Lui è così, fa una cosa sbagliata (vedi lo start dietro la SC in Belgio facendosi fregare da Piastri) e una cosa giusta, vedi oggi. Ma è a -9 nel Mondiale eh!

La cronaca e il report del Gp di Ungheria

GP Ungheria pagelle flop: Ferrari 5, Hamilton 3 e Verstappen 4

Non può esistere una monoposto che ogni fine settimana ha un problema diverso. Che sia stato il plank del fondo del telaio, che sia stata la pressione, che sia stato il lift and cost, quello che volete, non può essere che da un momento in poi sta Ferrari debba rallentare come uno qualunque che va piano in tangenziale per risparmiare benzina a fine mese prima dello stipendio.

Hanno richiamato Federica Sciarelli dalle ferie per capire che fine abbiano fatto Lewis Hamilton e Max Verstappen. Entrambi dispersi, desaparecidi nella mischia del gruppone, condizione a cui non sono abituati. Ma mentre l’olandese ha sgomitato, ha provato di strategia, ha fatto qualche sorpasso e qualche punticino l’ha preso, l’inglese è andato di nuovo allo sbando, già da sabato in una condizione di preoccupante depressione.

F1, pagelle del Gp di Ungheria

  • Oscar Piastri (Mercedes) 7: il secondo posto vale tanto ma essere battuti dal compagno in questa monomarca McLaren è sempre uno smacco. Sull’attacco a due giri dalla fine… beh provarci ci sta ma rischiare di tamponare Norris così dal nulla con una staccatona del genere è roba da far venire un coccolone ad Andrea Stella.
  • George Russell (Mercedes) 8: centrato come sempre, gentile con le gomme, gestione gara perfetta quando la Mercedes è minimamente competitiva. E pure arrabbiato e non poco quando Leclerc gli chiude il portone un paio di volte peraltro senza nemmeno speranze di sopravvivenza.
  • Fernando Alonso (Aston Martin) 9: alla faccia del mal di schiena del venerdì che metterebbe ko qualunque trentenne, figurarsi dovendo guidare 70 giri su certi ritmi. Fernando ha stracciato il cerotto medico come fa sistematicamente con la carta d’identià. Highlander sempre e comunque.
  • Gabriel Bortoleto (Sauber) 9: gli indizi cominciano a diventare tanti, le prove della valore di sto ragazzi pure. Piazza la Sauber ancora a punti e ancora una volta fa meglio di nonno Hulkenberg.
  • Lance Stroll (Aston Martin) 8:tutti a deriderlo, tutti a chiamarlo figlio di papà, tutti ad auspicare una sua uscita di scena per liberare un posto. Intanto Lance piazza il secondo piazzamento di fila a punti.
  • Liam Lawson (Racing Bulls) 7,5: come Stroll, come Bortoleto va ancora a punti dopo il Belgio. Resta incredibile la reazione all’appiedamento di mamma Red Bull.
  • Kimi Antonelli (Mercedes) 6,5: un punto di onore, di reazione, un punto per andare in vacanza più sereno e senza troppi patemi dopo diversi dnf e qualche erroraccio di troppo. Un bravo perchè chi, vedi Hamilton, gli partiva davanti, gli è finito dietro e fuori dai punti.
  • Nico Hulkenberg (Sauber) 5: un voto sotto la sufficienza ci sta. Per la seconda volta battuto da Bortoleto, per la seconda volta una gara un po’ incolore. Dopo il podio di Silverstone, primo in carriera, è andato un po’ in “down”.

Calendario: la F1 va in ferie, a fine agosto il Gp di Olanda

La F1 si ferma, finalmente viene da dire. Dopo 4 mesi e mezzo di stagione vissuti intensamente con molti week end di fila consecutivi, l’ultimo proprio questo back to back tra Belgio e Ungheria, il circus si concede un mese di sosta per le vacanze, obbligatorie per tutti i team almeno due settimane di chiusura. Si torna in pista a fine mese, a Zandvoort per il Gran Premio di Olanda dal 29 al 31 agosto.

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