Non poteva non lasciare strascichi agli occhi attenti del web e dei social la notizia del rinnovo dell’accordo tra la Figc e la Fiat. Ovvie le proteste di tutti i tifosi, esclusi quelli della Juventus, che sottolineano come sia palese il conflitto d’interesse per una Federazione che di fatto va a prendere soldi e servizi da un’azienda della famiglia Agnelli proprietaria anche del club bianconero dominatore del campionato da 8 anni a questa parte.
I termini dell’accordo – Il contratto in scadenza proprio nel 2019 è stato prolungato per altri 4 anni. Fiat, quindi, sarà ancora top partner e auto ufficiale degli Azzurri, con tanto di logo sulle divise e sugli spazi pubblicitari a bordo campo. Inoltre sarebbero in cantiere diverse iniziative anche a livello di nazionali giovanili e femminili oltre che diversi progetti sempre in ambito federale. Insomma un accordo non di poco conto per un movimento di denaro importante. Proprio questo non sembra andare già ai tifosi del resto d’Italia non tinti di bianconero.
Il web insorge – Già alla stipula del primo accordo qualche anno fa il mondo della rete, e non solo, non l’aveva presa bene. Proprio in rete si possono ancora trovare tracce di varie petizioni on line mentre ci furono anche delle azioni legali, presso la Procura di Napoli, evidenziando il conflitto d’interesse e gli errori che “hanno condizionato pesantemente i campionati di Serie A dal 2011 in poi”. I social in tutto questo non sono da meno, anzi la notizia del rinnovo ha riacceso la polemica. “Questo sport ha smesso di essere credibile da ormai molto tempo, ma purtroppo non contenti continuano a marciarci sopra” si legge tra i cari commenti e c’è chi si spinge oltre in una sorta di parallelo partendo dall’accordo Figc-Fiat dai soldi della famiglia Agnelli che finiranno per pagare gli stipendi degli arbitri (l’Aia fa parte della Figc) e quindi “l’eterno problema della sudditanza psicologica, degli “aiutini” alla Juve che continuerà, almeno per i prossimi 4 anni” come scrive un tifoso.