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Filippo Ganna e il sogno record dell'ora: data, ora e regolamento

Al velodromo di Grenchen, in Svizzera, Filippo Ganna cerca un posto nella storia del ciclismo al termine di una stagione con qualche delusione di troppo

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Riuscire a trasformare la vittoria nella normalità è il sogno di ogni sportivo, ma al tempo stesso anche la più severa delle “condanne”, perché costringe a fare i conti con polemiche e processi, quando non con accuse gratuite, appena il livello dei risultati si abbassa, pur lievemente.

Filippo Ganna e un 2022 a luci ed ombre: obiettivo record dell’ora

Filippo Ganna e tutti gli appassionati di ciclismo erano perfettamente a conoscenza di come il 2021 fosse destinato a restare un anno difficilmente migliorabile come numero e qualità dei successi: del resto le Olimpiadi non si disputano ogni anno e quell’oro nell’inseguimento a Tokyo, con tanto di record del mondo, bissato poi ai Mondiali, le due tappe al Giro d’Italia e il bis del titolo mondiale a cronometro, hanno già consegnato il piemontese alla leggenda dello sport italiano. Quest’anno per una serie di fattori le cose sono andate diversamente, ma Ganna ha ancora un’occasione per trasformare una stagione interlocutoria, con il terzo posto agli Europei e il quarto ai Mondiali, in un anno da ricordare: la possibilità di migliorare il record dell’ora.

L’appuntamento è per sabato 8 ottobre alle ore 20 al velodromo di Grenchen, in Svizzera, dove Filippo si misurerà con uno dei primati da sempre più affascinanti per un ciclista. Un primato che non è per tutti e che per essere raggiunto necessita di forza nelle gambe, potenza e una condizione quasi perfetta. I dubbi sussistono solo per l’ultimo aspetto, dal momento che a fine annata è impossibile essere al top della forma, ma Ganna e la sua squadra, la Ineos-Grenadiers, non hanno lasciato nulla al caso per provare a battere il record che appartiene al pistard britannico Dan Bigham, capace di fissarlo il 19 agosto scorso proprio a Grenchen sulla distanza di 55,548 km.

Record dell’ora, una storia anche italiana: Ganna sulle orme di Coppi e Moser

Ganna si è allenato a lungo a Montichiari e per il proprio tentativo userà la nuovissima bicicletta Bolide HR 3D realizzata da Pinarello, un gioiello di tecnologia frutto di tanti mesi di studio. Filippo sarà seguito a bordo velodromo dal commissario tecnico della nazionale Marco Villa, chiaro segnale di come anche la Federazione sia al fianco del proprio campione in una giornata che può diventare storica per tutto lo sport italiano, nonostante la polemica nata per la sovrapposizione con il Giro di Lombardia, la grande Classica che segna per tradizione la fine della stagione su strada e che quest’anno coinciderà con la fine della carriera di due miti del ciclismo come Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali.

L’obiettivo è diventare il quinto italiano a iscrivere il proprio nome in questo speciale albo d’oro, dopo Giuseppe Olmo (1935), Fausto Coppi (1942), Ercole Baldini (1956) e Francesco Moser, anche se il primato stabilito dal fuoriclasse di Palù di Giovo nel 1984 a Città del Messico fu poi cancellato dall’UCI insieme ad altre otto prestazioni, tra le quali quella di Miguel Indurain nel 1994, per l’utilizzo di ruote lenticolari.

Record dell’ora, l’importanza del rapporto e la vigilia di Ganna

Il regolamento del record dell’ora prevede che il calcolo della distanza finale venga preso alla conclusione del giro successivo allo scattare del 60’ di corsa, per questo la scelta del rapporto può essere fondamentale.

Ganna pedalerà con un 66×14 e alla vigilia è parso aver ritrovato l’entusiasmo dei giorni migliori: “Mi basterà fare un metro in più di Bigham, stando a contatto con amici e compagni della pista ho ritrovato la serenità, la tranquillità che mi serve per essere il solito Filippo – ha dichiarato Pippo a ‘La Gazzetta dello Sport’ – In allenamento abbiamo provato un passo più ‘conservativo’ per permettermi di saper gestire al meglio l’ora, poi abbiamo provato ad abbassare il tempo di mezzo secondo a giro. Proverò dunque a stabilire un buon ritmo su cui poi andare ad aumentare a seconda della necessità e del momento. In settimana mi sono settato sui 16.5 secondi a giro in 35 minuti, l’ideale sarà arrivare a stare sui 16 secondi, 15.8”.

Vietato, però, fare paragoni…: “Non posso avvicinarmi ai grandi nomi, ai miti che ci hanno provato. In primis gli italiani, Coppi, Moser, poi Merckx, Wiggins. Ma poter dire di avere qualcosa in comune con loro sarebbe bellissimo”.

Filippo Ganna e il sogno record dell'ora: data, ora e regolamento Fonte: Getty Images

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