A un passo dal baratro, ma dura a morire. E Perugia si prende il primo trofeo della stagione nel modo (forse) più inaspettato: annullando 5 match point alla Lube nel quarto set, ma soprattutto riemergendo da una situazione che pareva compromessa, sotto di due set e di tre punti (20-17) nel corso del terzo parziale. La Sir a conti fatti è morta a più riprese, ma ha saputo sempre risuscitare. E alla fine s’è presa la terza Supercoppa negli ultimi 4 anni, che è anche la terza conquistata a spese della Lube, che invece con il trofeo di inizio stagione continua ad avere un rapporto assai conflittuale (l’ultima vittoria è datata 2014).
- Un epilogo inatteso dopo i primi due set
- La grande illusione
- Il ribaltone firmato Ben Tara
- Il tiebreak fa gioire Perugia
Un epilogo inatteso dopo i primi due set
Un epilogo inatteso pensando a quel che avevano detto i primi due set e mezzo di partita, ma in fondo con Perugia non si può mai sapere per davvero come vanno a finire le cose. E Lorenzetti ha potuto far leva sulla capacità dei suoi uomini di non mollare neppure di fronte alle difficoltà apparentemente più insormontabili. Con Leo che ha trascinato i compagni nei momenti chiave, ma soprattutto con il tunisino Ben Tara dimostratosi subito all’altezza del compito che in estate la società umbra gli ha affidato. Del resto non si diventa capo cannonieri del campionato polacco per caso: il neo acquisto di casa Sir ha fatto la differenza quando i palloni si sono fatti più pesanti, e la Lube s’è sciolta sul più bello come neve al sole.
La grande illusione
Proprio la scelta di Lorenzetti di puntare su Ben Tara è l’unica vera novità di formazione negli starting six rispetto alle due gare di semifinale. I big ci sono tutti, con Perugia che in avvio raccoglie dividendi dalla coppia di centrali (Solè e Flavio) e Lagumidzija che comincia a martellare da ogni posizione del campo per risalire in fretta la corrente e consegnare un primo vantaggio di tre punti ai cucinieri. Che pure subiscono un parziale importante al servizio proprio di Ben Tara, che trova la parità a 18. L’equilibrio lo spezza di nuovo Lagumidzija con un punto in bagher col quale sorprende la difesa della Sir, che si squaglia sul più bello e si concede poi al muro di Diamantini che vale l’1-0 per la Lube.
Una Lub che nel secondo set fa un po’ più fatica, costretta a inseguire Perugia che scappa sull’8-4 e poi di nuovo sul 14-10, con Giannelli che ispira e mette in ritmo tutte le bocche da fuoco. È però la difesa di Civitanova a rimescolare le carte: Balaso s’immola su tutti i palloni e consegna a De Cecco tanti palloni buoni da poter essere rigiocati nella metà campo avversaria, fino a trovare la parità sul 19 grazie a un ace di Yant, che a parte qualche passaggio a vuoto dimostra di poter spaccare sempre in due le partite. Perugia stavolta si fa cogliere impreparata: si becca un parziale di 10-5 e cede un set che sino a quel momento aveva tenuto saldo in mano. Determinanti Yant e Chinenyeze, che con un paio di muri rimette in carreggiata i suoi.
Il ribaltone firmato Ben Tara
Sembra tutto incanalato verso un finale abbastanza scontato, seppur il grande equilibrio che prende il sopravvento nel terzo set indichi chiaramente come Perugia non abbia alcuna intenzione di mollare l’osso. Ma quando la Lube scappa sul 20-17, infilando tre punti di fila con Yant (ace), De Cecco (muro!!!) e Lagumidzija (mani out), la tavola sembra ormai apparecchiata. Proprio un errore al servizio del cubano rimette in carreggiata Perugia, anche perché in battuta va Ben Tara che infila una sequenza al fulmicotone con la quale allontana gli addetti alla cerimonia di premiazione dal campo.
Un altro ace di Leon mette la ciliegina su un finale di set tutto a tinte bianconere, con Lorenzetti che prolunga la partita al quarto. Dopo la Lube dimostra di non accusare troppo il colpo, ripartendo di slancio ma poi facendosi riprendere sull’8-8, dilapidando 4 punti di vantaggio. Perugia commette qualche errore di troppo ma si mantiene a contatto, tanto che quando arriva il contrattacco di Lagumidzija che spedisce Civitanova sul 22-20 il più per Blengini sembrerebbe fatto. Arrivano però due primi tempi di Flavio a ristabilire la parità, e si comincia con una danza tra match e set point che si prolunga fino all’attacco decisivo sul 33-32 col quale ancora Ben Tara spedisce la partita al tiebreak.
Il tiebreak fa gioire Perugia
Al tiebreak Perugia parte meglio, mostrando anche di avere maggiori energie da spendere, tanto nervose quanto fisiche. Le sei palle match sprecate dalla Lube pesano come un macigno nella testa dei cucinieri, che incappano in un parziale di 0-4 dopo essere andati avanti 4-2 e non riescono più a ritrovare il bandolo della matassa. Anche perché Semeniuk non sbaglia una virgola, e tolto un ace di Yant che riporta Civitanova a contatto sul 10-9 non c’è molto altro da fare. Un’invenzione di Giannelli spezza definitivamente l’equilibrio a favore della Sir, con Leon che al servizio rifinisce per il 15-12 finale. Si scrive Supercoppa, si legge Sir Susa Vim Perugia.