A inquadrare con precisione chirurgica (e una certa, indomita capacità di risultare comunque accattivante) la situazione di quest’Italia spallettiana ancora in cerca di un’identità che combini gioco e risultati, è Fiorello.
Al Festiva della Comunicazione di Camogli, è il Saro Nazionale a fotografare l’anatomia di un Paese che si misura con l’intervento del compagno della premier Giorgia Meloni, il giornalista Andrea Giambruni, Sanremo 2024 e ovviamente Spalletti che deve trovare la soluzione contro l’Ucraina per qualificare l’Italia agli Europei.
- Fiorello al Festival di Camogli sull'Italia
- In difesa di Spalletti
- La frase sulla premier Meloni e Giambruno
- Gerry Scotti a Sanremo con Amadeus e Fiorello
Fiorello al Festival di Camogli sull’Italia
Martedì sera, sotto le luci di San Siro, si dovrà ottenere un risultato utile a superare l’impasse dopo il pari raccolto contro la Macedonia del Nord e la prova incolore di alcuni azzurri.
Certo, l’inedito ruolo di sponsor di Luciano Spalletti, neo ct dell’Italia, è comprensibile da parte dell’istrionico Fiorello, migrato con la carovana di Viva Radio2 da Via Asiago a un altrove non ancora definito, probabilmente il Foro Italico come anticipa lo stesso artista.
L’intervista-spettacolo con Aldo Grasso su “Da grande vorrei essere la spalla di Fiorello” lo ha proposto – ma lo sapevamo – quale mattatore del Festival dopo che nel 2020 qui aveva avuto il Premio Comunicazione.
Fiorello a Camogli
In difesa di Spalletti
Non è ancora salito sul palco quando esterna il suo personale pensiero sull’operato del ct ex Napoli, Roma e Inter dopo l’esordio complicato degli Azzurri contro la Macedonia:
“Diamogli tempo, è solo la prima partita. Noi italiani vogliamo tutto e subito. Certo che il bacino di calciatori si restringe sempre di più, ma aspettiamo a giudicare”, ha graffiato Fiore.
In una frase, ha messo insieme i timori legati all’assenza di vivai utili a sostenere a figure quali regista e mezzala in grado di supportare il reparto offensivo come la solidità della difesa che, in queste ore, si stanno affacciando di nuovo come temi di strettissima attualità.
Spalletti durante Macedonia del Nord-Italia
La frase sulla premier Meloni e Giambruno
In questo spettacolo sotto forma di intervista, Fiorello si è poi concentrato su alcuni passaggi chiave della carriera, sugli incontri che lo hanno lanciato definitivamente: ha ripercorso l’amicizia con Mike Bongiorno, il rapporto con Franco Battiato, i villaggi turistici, il fratello Amadeus e il prossimo Sanremo con l’affondo quando si tocca la politica.
“L’opposizione della Meloni è il Pd? No, suo marito. Quando nel mondo un Giambruno parla da qualche parte c’è una Meloni che dice ma vaff…”, ironizza Fiorello riferendosi alle polemiche scaturite dalle frasi in diretta pronunciata dal giornalista durante un approfondimento sui recenti e drammatici stupri, in primis quello di gruppo consumatosi a Palermo.
Ma il bagaglio di anticipazioni che dona, con estrema generosità al pubblico, Fiorello non si è ancora concluso: deve rispondere sulla prossima edizione di Sanremo affidata al direttore artistico degli ultimi tre anni.
Gerry Scotti a Sanremo con Amadeus e Fiorello
“La foto di Amadeus con Gerry Scotti un indizio per il prossimo Sanremo? Perché no. Veniamo tutti da Radio Deejay e per Gerry Scotti sarebbe il giusto riconoscimento per una grande carriera”. Su una sua eventuale partecipazione al prossimo Festival rassicura: “Se Amadeus mi inviterà andrò solo l’ultima sera per dire ad Ama basta!”.
Una chiosa brillante, prima del consueto bagno di folla e ammiratori che lo attendevano come e più di un ct. In attesa della prossima gara, già così pesante in termini di qualificazioni, Italia-Ucraina.