Dieci anni fa Alessio Cerci giocava le sue prime partite con la maglia della Fiorentina: un’esperienza positiva, durata due stagioni per 53 presenze complessive e 16 gol tra campionato e Coppa Italia. Adesso il nativo di Velletri, 33 anni compiuti a luglio, gioca in Serie C nell’Arezzo, dopo aver letteralmente girato l’Europa. Ma l’avventura viola gli è rimasta nel cuore.
Intervistato dal Corriere Fiorentino, Cerci ha voluto ricordare con affetto l’esperienza nel club gigliato: “Una bellissima esperienza con alti e bassi – ha detto. Un rapporto di odio e amore con i tifosi, ma alla fine ci siamo capiti. Cosa mi è rimasto attaccato della Fiorentina? Il gruppo, quello che ci permise di raddrizzare la stagione”.
Il quotidiano toscano ha chiesto a Cerci se fossero stati alcuni ‘incidenti’ nel ritiro di Moena nel 2012 (in particolare la famigerata ‘notte delle pernici’) a interrompere il connubio tra il calciatore e la maglia viola: “Per me è difficile rispondere. Io non bevo molto e quella sera ero tranquillo, però si tira fuori sempre il mio nome. No, meglio non rispondere”.