Meno di due settimane dopo il ruggito contro il Milan, al quale la Juventus ha inflitto la prima e finora unica sconfitta stagionale accorciando le distanze dal primo posto della classifica e con ancora una gara da recuperare, San Siro è stato amaro per la squadra di Andrea Pirlo, sconfitta 2-0 dall’Inter nel primo ko stagionale lontano da casa tra tutte le competizioni.
Un ko che va oltre il risultato per quanto visto in campo e che preoccupa non poco società e tifosi anche in vista della ripresa della Champions League, dove l’avversario di Ronaldo e compagni agli ottavi sarà il Porto.
Le parole pronunciate a fine partita da Giorgio Chiellini sanno di resa e sulla falsa riga di quanto dichiarato dal capitano bianconero è anche il parere di un grande ex della storia della Juventus come Franco Causio.
Il campione del mondo 1982 è intervenuto ai microfoni di Radio Uno nella trasmissione “Radio Anch’io sport”, senza risparmiare nessuno nelle proprie critiche, a cominciare da Andrea Pirlo: “L’allenatore sta pagando l’inesperienza – ha detto Causio – Se la società l’ha scelto significa che ha fiducia in lui, ma i giocatori lo devono aiutare e lui deve fare scelte precise a centrocampo”.
Il gap attuale tra Pirlo e Antonio Conte è parso evidente: “Antonio è uno che ottiene il massimo dai giocatori che ha – ha proseguito Causio – Come rosa l’Inter è una delle squadre più forti. Anzi, senza la Coppa, è la favorita del campionato. Conte ha indovinato tutto, la Juventus nulla. La partita loro l’hanno vinta tatticamente sulla fascia sinistra con Hakimi e Barella, da quella parte l’Inter ha affondato sempre”.
Anche contro l’Inter ha deluso Cristiano Ronaldo, non nuovo a prestazioni scialbe negli ultimi tempi. Secondo Causio, però, i problemi sono altri…: “Cristiano deve essere messo in condizione di concludere, la squadra deve lavorare per lui, non viceversa. Contro l’Inter alla Juve è mancato soprattutto il centrocampo, la spina dorsale del gioco, quello che fa l’identità di una squadra. Fino ad ora quel settore della Juventus non ha funzionato, perché non ha una identità, cambia tutte le settimane. Credo che alla Juventus stia finendo un ciclo. Certo, con Cuadrado, Dybala, Alex Sandro e DeLigt qualcosa sarebbe cambiato”.
La corsa al decimo scudetto consecutivo non è però ancora finita: “Se ritrovassero l’entusiasmo potrebbero ancora tornare in corsa per lo scudetto dovendo anche recuperare una partita”.