A meno di un mese dall’inizio dei campionati, la composizione degli organici di Serie B e Serie C è ancora più che provvisoria. Colpa della solita pioggia di mancate iscrizioni, che quest’anno ha riguardato anche il torneo cadetto, con conseguenze a cascata sul “piano inferiore”. Nei prossimi giorni saranno definiti i ripescaggi, di cui nell’estate 2018 avrebbero dovuto approfittare anche le squadre B delle formazioni del massimo campionato. L’iniziativa, promossa a maggio dalla Federcalcio, si è però rivelata un fallimento, perché solo la Juventus ha presentato domanda di ripescaggio e sarà al via della prossima Serie C con la propria seconda squadra. Uno scenario che non può che desolare il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, che ha parlato a ‘La Repubblica’: “Era facile prevedere che sarebbe successo tutto questo. Io avevo suggerito di aspettare il 2019, perché in Lega Pro ci sarebbero stati tre gironi da 18, con sei squadre B. Invece, è stato un flop totale. L’11 aprile ci siamo visti con Fabbricini: si era parlato solo di seconde squadre e di calcio femminile. Visto come è andata a finire?”.
Tra le formazioni che hanno rinunciato anche il Torino, pronto però ad approfondire il discorso in vista del 2019, come ha spiegato il presidente Cairo a margine dell’amichevole contro il Nizza ad Alessandria: “Abbiamo saputo che c’era una possibilità solo una settimana fa, non avendo avuto indicazioni precise entro un tempo sufficiente per organizzarci per quest’anno non è stato possibile fare la squadra B. Tra l’altro era difficile anche trovare il campo in cui giocare, ma ci prepariamo per l’anno prossimo. Tutti mi hanno consigliato di aspettare per non rischiare di fare le cose male, era inutile fare figuracce”.
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