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Football NFL, Dallas e Philadelphia subito eliminate. Green Bay la sorpresa, Detroit rompe l'incantesimo

Subito due eliminazioni eccellenti nel primo turno play-off: fa rumore il ko. casalingo di Dallas contro Green Bay, Phila completa il disastro di fine stagione

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Se il buongiorno si vede dal mattino, la strada che porta al Super Bowl di Las Vegas è destinata a regalare tante sorprese. Magari non quante ne hanno offerte le 6 sfide del Super Wild Card Round, che hanno visto cadere due teste eccellenti come Dallas e Philadelphia. Per loro la corsa al Vince Lombardi Trophy è già terminata, e in pochi c’avrebbero scommesso sopra un euro. E aspettando l’ingresso nei play-off di Baltimore e San Francisco, la lotta per accaparrarsi le due slot per la madre di tutte le partite s’è fatta da subito bella ingarbugliata.

I Bills più forti di tutto (anche della neve)

Nella notte italiana tra lunedì e martedì il quadro delle 8 formazioni approdate ai Divisional Round si è completato con le vittorie di Buffalo e Tampa Bay, rispettivamente su Pittsburgh e Phila. Vittoria non così scontate alla vigilia, benché il pronostico pendeva tutto dalla parte di chi giocava in casa.

I Bills, che hanno una striscia aperta in stagione di 6 vittorie, hanno saputo sfruttare a dovere la serata di grazia di Josh Allen, il quarterback che in un modo o nell’altro ne indirizza umori e fortune. Per due terzi di gara Buffalo non ha sbagliato nulla, anche se poi ha rischiato di mandare tutto all’aria, consentendo agli Steelers di rifarsi sotto (da 21-0 a 24-17) e di fatto vedendosi costretti a vincere di nuovo una partita che sembrava già chiusa.

La neve caduta copiosa su Buffalo nel fine settimana, tanto da costringere le due squadre a scendere in campo con 24 ore di ritardo (e gli spalti comunque abbondantemente innevati), non ha scalfito le certezze dei Bills, che ora riceveranno i Kansas City Chiefs in una partita che per molti somiglia davvero a una finale.

Eagles, il crollo è totale: fa festa Tampa

La caduta degli Eagles in casa dei Buccaneers è invece tanto pesante, quanto fragorosa. Il 32-9 finale la dice lunga sulla serataccia di una squadra che saluta i play-off al primo turno dopo che un anno fa arrivò a giocarsi il Super Bowl (perso contro i Chiefs) e dopo aver inaugurato la stagione corrente con un record di 10-1. Poi, il crollo: 6 sconfitte nelle successive 7 partite e addio sogni di gloria, con tanti dubbi legati a una squadra che sembra essere arrivata già al capolinea.

Tampa Bay, nel primo anno senza Tom Brady al timone, avanza e dimostra di avere qualcosa da dire: per carità, contro questi Eagles avrebbe avuto vita facile chiunque, ma averli tenuti a 9 punti è tanta roba. E poi Baker Mayfield, quarterback tanto criticato (ma prendetelo voi il posto di Brady, se ne siete capaci…), ha risposto presente quando più contava. A Detroit servirà un’impresa, ma intanto c’è un’altra settimana almeno prima di partire per le vacanze.

Colpo Packers in casa Cowboys. Houston fa sul serio

Nelle gare del fine settimana, il vero uspet l’hanno mandato a referto i Green Bay Packers, capaci di espugnare il dome dei Dallas Cowboys, che incredibilmente vedono interrotta la loro corsa play-off già al primo turno. Non perdevano ad Arlington da 16 partite i Cows, che steccano la partita più importante della stagione con Dan Prescott che lancia malissimo, dimostrando una volta di più essere inadatto per certi palcoscenici.

Nella prima stagione post Rodgers, i Packers firmano l’impresa (erano avanti 27-0, poi hanno chiuso 48-32) e adesso sognano di ripetersi in casa dei 49ers, che qualche crepa di tanto in tanto l’hanno mostrata lungo il cammino.

Più agevole il compito che è toccato agli Houston Texans, che hanno avuto vita relativamente facile contro i Cleveland Browns, ancora un po’ acerbi per stare a questo livello. Giovani però lo sono anche i Texans, tanto che CJ Stroud a 22 anni e 102 giorni diventa il quarterback più giovane ad aver vinto una gara di post season. Che adesso sono attesi dallo scontro (sulla carta) impossibile in casa dei Ravens, grandi favoriti nella corsa al Super Bowl.

Chiefs sul velluto (a -20 gradi). Lionf, incantesimo rotto

Se Kansas City ha rispettato appieno il pronostico contro i pur volenterosi Miami Dolphins (26-7 il finale), in una gara che passerà alla storia soprattutto per le temperature proibitive alle quali s’è disputata (-20 gradi: ha fatto scalpore la rottura del casco di Mahomes dopo un contatto di gioco, dovuta proprio alle particolari condizioni climatiche), la vittoria dei Lions sui LA Rams ha spezzato un incantesimo che durava dal 1992: da 32 anni Detroit non vinceva una partita di play-off, e se c’è riuscita è un po’ per meriti propri, un po’ per errori arbitrali, un po’ per la sfortuna che ha perseguitato LA nei momenti chiave del match (pesa l’infortunio di Kyren Williams nel quarto periodo). Il fatto che il primo down che ha blindato la partita porti la firma di Jared Goff, “scaricato” dai Rams un paio di stagioni fa, rende ancor più epica la fine della maledizione (24-23 il finale).

Il quadro e gli orari dei Divisional Round

Questo è il programma del Divisional Round: si parte sabato alle 22,30 italiane con Baltimore-Houston, cui seguirà alle 2 la sfida tra San Francisco-Green Bay. Domenica alle 21 italiane si gioca Detroit-Tampa Bay, mentre a mezzanotte e mezza va in scena la partita più attesa tra Buffalo-Kansas City. Tutte le gare saranno visibili su Dazn.

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