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Formula Uno, Apple TV all'assalto dei diritti mondiali: 2 miliardi di dollari all'anno per 7 anni

Apple TV ha messo nel mirino i diritti di ritrasmissione della F1: con l’offerta giusta (due miliardi di dollari a stagione) è probabile che Liberty Media accetti di passare all’incasso.

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Il pesce grande si mangia il pesce piccolo, ma stavolta ha deciso di banchettare come si deve. Perché ha puntato un pesce altrettanto grosso, di quelli che fanno gola a tanti: Apple TV ha messo nel mirino i diritti di ritrasmissione della Formula Uno, da qualche anno passata nelle mani di Liberty Media, che ne ha cambiato un po’ i connotati portandola a battere strade nuove che esulano dalla parte legata alla competizione, di fatto facendone uno dei prodotti più appetibili del mondo dello sport.

Un circus che ha spostato il proprio asset dalla pista allo showbiz, e che al netto del dominio Red Bull targato Verstappen (fresco di 26esimo compleanno appena festeggiato) continua a far registrare dati d’ascolto in netta crescita un po’ in tutti gli angoli del mondo, incluso il vecchio continente (l’Italia fa un po’ eccezione: con la Ferrari in crisi di risultati, anche gli ascolti inevitabilmente ne risentono).

L’offensiva di Apple Tv

Per questo Apple TV ha pensato bene di lanciare la propria offensiva: il pesce grosso stavolta attira, e con l’offerta giusta (si parla di due miliardi di dollari a stagione) è probabile che Liberty Media non batta ciglio, accettando di passare all’incasso.

Apple da anni ha diversificato i propri investimenti: se il settore legato alla telefonia mobile rimane quello preminente (ogni anno l’uscita del nuovo modello iPhone è l’evento più atteso da miliardi di consumatori), quello dello streaming televisivo ha guadagnato fette di mercato considerevoli, ponendosi come rivale più credibile di Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus e Paramount Plus.

Il progetto settennale

Lo sport è diventata la nuova Mecca dove provare a investire: l’accordo pluriennale stipulato con la MLS ha già portato risultati notevoli, soprattutto grazie all’arrivo nel campionato statunitense di Leo Messi (un milione in più di abbonati al Season Pass nel giro di 48 ore), con viva soddisfazione di entrambe le parti (la partnership durerà fino al 2023).

Quello con Formula 1 Group, la società della quale è a capo Stefano Domenicali (ex direttore corse Ferrari), potrebbe però rivelarsi ancora più vincente: attualmente il board che governa il circus dei motori raccoglie circa un miliardo di dollari a stagione dai diritti di ritrasmissione delle 24 gare in calendario, e l’offerta di Apple TV andrebbe a raddoppiarla.

Il tetto massimo nel 2028

Di più: i rumors parlano di un contratto con cifre a salire fino a raggiungere il tetto massimo nel 2028, quando tutti i diritti della Formula Uno potrebbero finire in mano all’azienda di Cupertino, dal momento che ci sono contratti in essere in alcuni paesi fino al 2027 (anche in Italia, dove il licenziatario è Sky Sport).

L’idea di Tim Cook e dell’ufficio che si occupa dell’acquisto dei diritti tv in ambito sportivo è di inserirsi gradualmente all’interno del mercato, sfruttando i primi accordi in scadenza per andare a coprire determinati mercati.

L’obiettivo principale è subentrare a ESPN (gruppo Disney) negli Stati Uniti a partire dal 2026, ma è comunque difficile comprendere oggi in che modo la piattaforma streaming vorrà gestire una platea tanto vasta come quella della Formula Uno.

Tempi e rimbalzi in Borsa

Che a differenza del calcio ha un suo seguito molto più selezionato all’interno dei vari paesi nei quali viene trasmessa, alcuni legati a particolari ambiti (si pensi all’Italia, che praticamente vive per la Ferrari, oppure all’Olanda che oggi si gode un campione del calibro di Verstappen), altri a tradizione che sono rimaste ancorate nonostante l’avanzare del tempo (circuiti storici come Monte Carlo, Interlagos o Suzuka).

Insomma, una sfida non semplice ma che, viste le cifre in ballo, non dovrebbe essere respinta al mittente tanto facilmente. Anche se dalle stanze di F1G per ora nessuno si è lanciato in dichiarazioni che in qualche modo avrebbero potuto dare indizi maggiori al riguardo, dopo l’indiscrezione rilanciata da Business F1 (sito britannico).

Di buono per Liberty Media c’è che già il solo fatto di averne parlato ha fatto salire del 10% il titolo in borsa. Insomma, è bastata solo una voce per far guadagnare già un bel mucchio di soldi a un circus che di soli ne maneggia già tanti. E se Apple TV ha deciso di puntare sulla Formula Uno, state pur certi che i suoi buoni conti in tasca se l’è fatti…

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