Il passo che ha deciso di fare Enock Barwuah è civile. Non si è palesata la sua indifferenza a scelte terminologiche obsolete e fastidiose solo come individuo, ma quanto asserito con convinzione da questo ragazzo in cerca di una stanza tutta per sé vuole imprimere un cambiamento che non sta solo nel linguaggio. E’ un cambio culturale e comunicativo e sociale, in cui la scatola televisiva e il Grande Fratello Vip nella sua apoteosi potrebbe contribuire. E non poco. E se Fausto Leali richiama certi termini disturbanti, secondo la sensibilità contemporanea, Enock spiega il reale peso di certe espressioni.
Enock Barwuah: la lotta al razzismo all’interno della casa del GF Vip
“Perché è ne**o non glielo facciamo l’applauso”: una frase razzista dalla quale hanno subito preso le distanze gli altri concorrenti del GF Vip.
Il cantante ha cercato di spiegarsi, a Enock non è mancata la prontezza di rispondere in maniera efficace. “Non devi usare quella parola. Se dici una cosa del genere vuol dire che lo pensi o che sei abituato a dirlo, noi ci battiamo per i diritti e questo non lo tollero. Siamo in tv, ci guardano, certi messaggi non possano passare perché nessuno da casa deve sentirsi giustificato a utilizzare certi termini”, ha detto il fratello di Balotelli.
La reazione di Enock alla frase di Fausto Leali
“Nessuno mi può venire a dire che sbaglio a inca**armi. Se le cose non le vivi non lo puoi sapere. Io e la mia famiglia combattiamo contro queste cose da sempre”, si è sfogato con gli altri inquilini di una casa abituata agli scandali. Fausto Leali ha continuato a difendersi senza riuscire a trovare degli alleati tra i presenti, coscienti che affiancarsi anche solo velatamente a Leali dopo le affermazioni anche sull’operato di Benito Mussolini sarebbe un gesto di condivisione. Il provvedimento di esclusione, a carico del cantante da parte degli autori e della produzione del reality targato Mediaset, è arrivato inevitabile nella puntata serale. Un epilogo davvero cupo, ma incontestabile.
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