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Wimbledon, Paolini lancia l’allarme tra rimpianti e delusione: “Sento di dover staccare la spina, sono stanca”

È una Paolini estremamente delusa quella che dopo la sconfitta contro Rakhimova si è presentata in conferenza stampa, dove ha ammesso di sentirsi stanca e di avere bisogno di staccare la spina

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Da finalista uscente Jasmine Paolini si aspettava certamente un epilogo differente dall’edizione 2025 di Wimbledon, che l’ha vista uscire al secondo turno dopo la sconfitta in rimonta subita contro la n°80 WTA Kamilla Rakhimova. Una sconfitta che sembra aver segnato l’azzurra, presentatasi in conferenza stampa estremamente delusa, con qualche rimpianto sulla sua programmazione e, soprattutto, stanca, come da lei ammesso.

Paolini: “Devo staccare la spina, mi sento stanca”

Se c’è una caratteristica di Jasmine Paolini che tutti certamente hanno a mente è il suo sorriso simbolo della sua serenità e della sua capacità di prendere le cose alla leggere e godere di tutto ciò che riesce a fare e a ottenere. Un sorriso che però oggi è venuto meno a Jas, la quale si è presentata in conferenza stampa dopo la sconfitta con Kamilla Rakhimova visibilmente delusa e amareggiata, ammettendo anche di sentirsi un po’ spremuta e di avere bisogno di una pausa: “Spero di riuscire a staccare un po’ la spina. Mi sento un po’ stanca, sono stati due mesi intensi prima di arrivare qui”.

Una stanchezza dovuta anche ai tanti impegni affrontati da Paolini, che dopo gli Internazionali d’Italia non si è praticamente mai fermata, tanto da nutrire qualche rimpianto per quella che avrebbe potuto essere una programmazione più leggera e, forse, anche più funzionale a Jas:“Magari avrei dovuto saltare qualche torneo dopo il Roland Garros, come avevo fatto l’anno scorso a Berlino, per riposare, ma non ha senso pensarci ora. Oggi avrei voluto restare più focalizzata su ogni punto, invece la mia attenzione è andata un po’ in giro”.

Paolini: “Dopo il doppio dovrò prendermi un periodo di riposo”

Sono venuta qui per ritrovare quelle sensazioni che mi erano mancate, per portare un buon livello di gioco, ma non è andata come speravo. Potevo giocarmela meglio, soprattutto nei momenti importanti”. La delusione è appunto tanta, ma ora sarà importante metterla da parte per ripartire in doppio insieme all’amica Sara Errani a Wimbledon, al termine del quale Paolini potrebbe prendersi un po’ di riposo: “Ora devo resettare, prendermi un po’ di riposo dopo il doppio e ricaricare le batterie, perché la seconda parte della stagione sarà fondamentale”.

L’Italia si aggrappa alle sorprese Cocciaretto e Bronzetti

Senza Paolini il tennis femminile italiano si aggrappa alle sorprese Cocciaretto e Bronzetti, che hanno in questo Wimbledon entrambe un po’ un torneo delle prime volte. Quella contro Jessica Pegula è stata infatti la prima vittoria in carriera contro una giocatrice classificata tra le prime cinque al mondo per Elisabetta, che giovedì affronterà un’altra statunitense, Katie Volynets, per provare a eguagliare quello che rimane il suo miglior risultato sull’erba londinese, ovvero il terzo turno conquistato nel 2023.

Più difficile invece la sfida che attende Lucia, che dopo aver ottenuto contro Jil Teichmann la sua prima vittoria in carriera a Wimbledon alla sua quarta partecipazione, va a caccia dell’impresa contro l’enfant prodige russa Mirra Andreeva, che viste le tante teste di serie cadute in queste prime giornate ora si candida a un ruolo da protagonista.

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