La decisione è arrivata. I Giochi di Tokyo 2020 (il nome rimane lo stesso nonostante lo slittamento di un anno) non avranno pubblico straniero. La scelta era nell’aria ma per oggi, sabato 20 marzo, era attesa una conferma o una eventuale smentita.
Ebbene, durante la riunione svoltasi online tra CIO, Governo Giapponese, Governo di Tokyo e Comitato paralimpico internazionale si è presa la drastica decisione: troppa la paura e il rischio del diffondersi della pandemia di Coronavirus e delle sue varianti.
Varianti che infatti spaventano molto i giapponesi con l’opinione pubblica che avuto un peso importante nella decisione. Una scelta che avrà delle ripercussioni di natura economica, visto che ora si dovrà procedere anche al rimborso dei biglietti visto che quasi un milione sarebbe stato messo a disposizione del pubblico proveniente da tutto il mondo.
I Giochi, che si svolgeranno dal 23 luglio all’8 agosto, potrebbero avere (ma si aspettano conferme) solo un numero limitato di spettatori nipponici per alcune gare e la decisione, naturalmente, viene estesa anche alle Paralimpiadi che si svolgeranno, invece, dal 24 agosto al 5 settembre.
Come riporta Eurosport non manca il dispiacere ma con la consapevolezza che sia la cosa giusta da fare: “È stata una decisione difficile – ha detto Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico – ma che era necessario prendere per garantire la salute e la sicurezza di atleti e spettatori. Superfluo sottolineare che in un mondo ideale avremmo preferito accogliere tifosi da tutto il mondo consentendo a familiari, amici e tifosi di sostenere i loro cari e i loro atleti preferiti. Ma al momento occorre prendere atto che, a causa della pandemia, non viviamo in un mondo ideale”.
La decisione arriva a 5 giorni dall’avvio della staffetta della torcia olimpica, che prenderà il via dal J-Village di Fukushima senza il pubblico e lungo un tragitto che toccherà tutte le 47 prefetture dell’arcipelago, per una durata di 121 giorni.