La stilettata messa a segno al -5 dall’arrivo consente a Jonas Vingegaard, alfiere della Jumbo – Visma, il colpaccio sulla Croix de Fer, una delle salite più iconiche delle Alpi: la classifica generale, stante la seconda vittoria nella competizione, è ipotecata con oltre 2′ di vantaggio, la testa può essere adesso rivolta al Tour de France, dove il corridore danese è chiamato a confermare la Maglia Gialla strappata un anno fa a Tadej Pogacar.
“E’ bello imporsi in questa salita, una vittoria che desideravo per compensare la squadra del lavoro prezioso, delegato parzialmente sulla prima salita alla INEOS Grenadiers” spiega Vingegaard “Il Giro del Delfinato è un passaggio obbligato verso Parigi, ma devo fare bene altri passaggi in vista del Tour de France. Non è mai facile staccare gli avversari, anche io faccio fatica: mi concentro sul mio stato di forma, domani bisogna concludere nella migliore maniera”.
Il primo degli sconfitti odierni è Adam Yates, distanziato di 41″, ma secondo nella generale davanti a Ben O’ Connor e a Jai Hindley: “Fatico a rispondere a questo tipo di accelerazione, che pare una volata; ho provato a tenere il mio ritmo, ma Jonas era imprevedibile. Nessun rimpianto, ho fatto ciò che potevo: a un certo punto mi sono guardato alle spalle, pensavo ci fossero molti più corridori; allora ho deciso di tenere duro, mi sono gestito” racconta il britannico tesserato per la UAE – Emirates.
Continua infine a rifinire la condizione Julian Alaphilippe, leader della Soudal – QuickStep: “Ha vinto il più forte, è stata una bella tappa; ho fatto il meglio e mi sono divertito in settimana, per me è importante aver ritrovato le gambe” ammette il due volte iridato “Domani non mi giocherò la tappa, la salita è adatta a me, ma sarà battaglia tra gli scalatori; sforzi come quello odierno, su un corridore come me, si faranno sentire”.